La crisi idrica nel messinese e quella spirituale nell’Italia intera!

messineseSono stato appena sollecitato ed interpellato a firmare una petizione in favore del repentino ripristino dell’acqua nella città di Messina.

Ovviamente l’ho fatto, non tanto e non solo perché provengo da quella città, ma perché lo avrei fatto qualunque fosse stata la città a trovarsi nel bisogno.

Tra le motivazioni di alcuni di coloro che hanno firmato la petizione alcune mi hanno fatto riflettere. Eccole:

  • L’acqua un bene primario di tutti e sacro
  • “ABBIAMO DIRITTO ALL’ACQUA”!!!!!!!!!!!!!!
  • L’acqua è un bene pubblico e indispensabile!
  • Io abito a Messina, e non potete minimamente immaginare cosa gli abitanti stanno vivendo.
  • IN NOME DI DIO, VI SUPPLICO, A-I-U-TA-TE-CI!!!!!!!!!!!
  • L’acqua è un bene naturale e per questo non ha padroni

Mi colpisce quanti si sono mobilitati ed uniti per chiedere qualcosa di comune accordo. Nel mare di differenze e indifferenze che separano la gente ecco che una cosa semplice come l’acqua sembra riunire tutta la gente! Già, in questo momento i messinesi sembrano tutti uniti da una medesima necessità. Purtroppo prevedo facilmente che non appena sarà superata questa emergenza gli stessi messinesi che ora sono uniti torneranno ad essere divisi in mille sensi ed in mille categorie, come del resto accade nel resto d’Italia quando vi sono certe emergenze che uniscono per un pochino la gente. Così, la gente, superata l’emergenza, torna ad essere divisa e distante, come se fosse formata da abitanti di paesi diversi, estranei fra loro.

Che nobili motivazioni è in grado di ispirare e suscitare la mancanza d’acqua! Qualcuno è arrivato ad usare il termine ‘sacro’, per dire che l’acqua è un bene importante. Chissà se la stessa persona, quando sarà tornata l’acqua, penserà più al senso del sacro? Qualcuno in questa emergenza ha invocato Dio (dicendo “In nome di Dio aiutateci”). Che bello! Ma chissà se nella vita di tutti i giorni questa persona è solita invocare Dio?

Se manca l’acqua tutti si allarmano, perché riconoscono che essa è un bene vitale, “forse” più importante dei partiti politici, che si dividono e litigano sempre su tutto (ma che ora, in comune, portano la vergogna di questa situazione stagnante a Messina e mal gestita di pari accordo, come per di par condicion), forse più importante della festa idolatra della vara messinese (che ogni anno costa tanti soldi ai messinesi, soldi che potrebbero essere usati per aiutare i poveri, visto che tanta gente nel bisogno non ha nulla da mangiare e dunque nulla per cui elevare un ringraziamento ed una benedizione) e che a quanto pare è proprio inutile come festa visto che non cambia per niente il cuore della gente a partire da coloro che speculano sugli affari pubblici (gli amministratori corrotti) e sono sempre in prima fila in quella “sacra” processione pagana!

Si, il problema dell’acqua in questo momento ha paralizzato la città, l’ha fermata (dal solito tran tran) e per qualche istante sta unendo la gente. Non fraintendetemi, ma forse questo è l’aspetto positivo di questa tragedia!  Ma (spero presto) quando sarà finita l’emergenza-acqua cosa succederà? Succederà che la gente tornerà a pensare agli affari propri e tutto sembrerà a posto, tranquillo, come prima!

Ma vorrei fare una riflessione e chiedermi come mai non ci si allarma ogni giorno per un’altra mancanza d’acqua di cui non solo Messina è carente, ma praticamente tutta l’Italia e non solo! Mi riferisco alla carenza dell’acqua spirituale della parola di Dio. Cosa? E già, suppongo che molti non sanno neanche che la parola di Dio è la sola acqua che può dissertare la sete dell’anima umana! Rifletto e mi stupisco del fatto che la gente non si allarma per tale mancanza! Alla gente basta avere l’acqua fisica da bere e poi tutto sembra essere a posto. Un po’ come la donna che incontrò Gesù al pozzo (Evangelo di Giovanni cap. 4) e che apprese da Lui che c’è un’acqua che l’uomo non sa dove attingere, ma che è la sola a poter dissetare l’anima. L’acqua fisica può dissetarci solo momentaneamente, poiché poco dopo la sete (ossia l’insoddisfazione) si farà risentire. E mi stupisce come nessuno si allarma per questa insoddisfazione perenne che lascia le anime a secco, spiritualmente disidratate e moribonde. Si mi stupisce come la ‘Tubatura’ celeste è da tempo interrotta e quasi nessuno ne sta dando l’allarme o allerta qualche ‘impresa’ speciale per correre ai ripari e risistemare il danno.

La gente ora grida e chiede l’acqua fisica, quella che serve al corpo per vivere, ma quando questo tipo di acqua riprenderà a scorrere, chi saranno coloro che si accorgeranno che ancora la ‘Tubatura’ idrica dell’acqua spirituale della parola di Dio dovrà ancora essere efficacemente ripristinata per poter arrivare presso le ‘condutture’ di tutte le abitazioni dei cittadini messinesi ed italiani (la gran parte dei quali è rimasta senz’acqua), che non bevono chissà da quanto tempo acqua spirituale?! Perché nessuno si accorge di questo e non ne da l’allarme? Perché la gente non protesta per questo? Anche qui molti speculatori e cosiddetti ‘padroni’ hanno gestito in maniera privatistica le risorse idriche, lasciando senz’acqua molte ‘abitazioni’ e molti ‘cittadini’ o “direi” anime! E questa storia è molto più antica dei fatti che invece succedono a Messina solo(!) da alcuni anni a questa parte. Infatti coloro che hanno appositamente rotto le ‘Condutture’ spirituali e non le hanno più volute ripristinare hanno provocato questo danno a partire dal Medioevo, quando qualcuno pensò bene di togliere la risorsa dell’acqua spirituale (la Bibbia) dalle mani e dalle case delle persone, vietandone l’approvvigionamento diretto alle persone. L’impresario di tale truffa “aveva” nome Censura. E da allora, stranamente la gente non ha più protestato (tranne alcuni – i soli che hanno continuato a bere -) e si è abituata a vivere senz’acqua. Che strana cosa!

Si, i fatti di Messina mi hanno portato a riflettere su questa misteriosa realtà! Spero che questa riflessione possa portare qualcuno a protestare e a rivendicare il diritto all’Acqua, come un bene primario e sacro. Ma più che protestare consiglierei a chi riconoscesse che senza l’acqua della parola di Dio la sua anima resterebbe nell’arsura spirituale di andare a procurarsela da sé, senza aspettare che gli amministratori locali di Messina e dell’Italia riattivino le condotte, poiché se tanto tempo ci mettono a sistemare un guasto fisico (visibile a tutti) quanto tempo ci metterebbero a mettere mano alle cose spirituali che “sembrano” avere smarrito e dimenticato (o “forse” mai conosciuto)?! Caro lettore, se ti rendi conto che la tua anima è messa male per il troppo tempo in cui ha patito l’arsura spirituale, vai direttamente a bere alla fonte dell’acqua viva, che è la parola di Dio. Procurati una copia della parola di Dio e giorno per giorno attingi da essa quell’acqua spirituale che potrà soddisfare appieno i tuoi bisogni spirituali e dissetare la tua ‘sete’! Quando l’acqua ricomincerà a fluire in te (nel tuo cuore, nella tua anima e nel tuo spirito) non potrai non accorgertene, perché ti inonderà e rinfrescherà completamente. Come ha promesso Gesù, che a “Chi crederà in Lui fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo senso (ossia dal suo intimo), riferendosi alla venuta dello Spirito Santo in coloro che avranno creduto in Lui” (Giovanni 7: 38, 39).

Caro lettore, come fai ancora a restare senz’acqua?!

Enzo Maniaci | notiziecristiane.com

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