La religione deve liberare o accecare le coscienze?

persone_arancione_1Vedendo quanti strani e vari messaggi circolano oggigiorno in materia di religione, non posso fare a meno di chiedermi se coloro che li diffondono, credendosi dei religiosi approvati da Dio, siano consapevoli delle fandonie, delle assurdità, delle bestemmie e delle malvagità che dicono e che credono!

Se è vero che la parola ‘religione’ significa legare ed unire mi chiedo a chi e a che cosa la religione lega tante persone: a delle idee umane distorte o a Dio?

Infatti, tanti pensieri espressi da moltitudini di gente religiosa appartenente a popoli che si dichiarano a loro volta ‘religiosi ortodossi’ non hanno davvero nulla a che fare con Dio. Una prova? “Se” Dio ha rivelato a Mosè dei comandamenti che chiaramente rivelano la Sua Legge e, quindi, la Sua giustizia – come ad es. il comandamento di “Non uccidere” – come si può fare a meno di considerare che, invece, molti cosiddetti religiosi sono mossi dall’odio verso il loro prossimo e invocano “dio” inneggiando alla violenza in suo nome! Come non considerare che una tale visione della “religione” ha più a che fare con menti contorte di assassini piuttosto che con Dio!

Oh si, molti nel mondo invocano ‘Dio’, ma quanti lo nominano invano!

Quale differenza c’è tra la Bibbia ed il Corano?! Mentre l’una dice che “Chi non ama non ha conosciuto Dio”, il secondo pare incitare all’odio contro i “non credenti”. Possibile? Due diverse rivelazioni dello stesso Dio?! Che confusione: un Dio di amore ed un dio di odio? Metto la d minuscola al dio dell’odio, perché penso che un tale “dio” non meriti di essere chiamato tale, visto che se esistesse sarebbe inferiore persino alla stessa coscienza degli uomini che comprendono che l’amore è superiore all’odio!

Ma come si fa a credere in un “Dio” che incita all’odio verso il genere umano!

Il cuore della Bibbia e dunque di quello che “dovrebbe “essere il vero Cristianesimo consiste in un versetto che dice così: “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo unigenito Figliolo, affinchè chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna”   (Giovanni 3: 16).

Dunque il cuore di Dio e del cristianesimo è l’amore. Così come Dio ha tanto amato (ed ama) il mondo, altrettanto “dovrebbero” fare coloro che dicono di seguirLo e di conoscerLo.

Il resto è ipocrisia, bugia, corruzione partorita da gente sedotta e sviata.

Non ci sono tante rivelazioni di Dio. Sin dagli inizi Dio ha parlato a partire dai patriarchi come Abramo e Mosè. E la sua rivelazione è sempre stata coerente, mantenendosi sull’unica linea dell’intenzione di salvare il genere umano.

Chi pretende di avere una qualche rivelazione di “Dio” che, invece, direbbe di odiare gli uomini è evidente che si pone fuori dall’Unica rivelazione che Dio ha già cominciato a dare e a dire di Sé steso sin dai tempi antichi. Questo dovrebbe aprirci gli occhi dinanzi ai tanti messaggi e “profeti” che in questi ultimi tempi cercano di offuscare le coscienze.

Quando gli uomini cercano di alterare il messaggio di Dio vengono fuori delle aberrazioni.

Ma la figura dei veri servi di Dio è talmente chiara e nitida da sgomberare facilmente il campo da coloro che si travestono da servi di Dio quando invece non sono altro che dei volgari assassini. Basterebbe, infatti, considerare semplicemente le figure di Abramo e Mosè per comprendere come i caratteri di questi due uomini di Dio (ossia di uomini che davvero hanno avuto un vero rapporto con Dio e da Lui si sono lasciati guidare e condurre) hanno riflesso davvero l’immagine che Dio vuole da ogni uomo. In Abramo e Mosè possiamo dire davvero di vedere trasparire la santità che Dio richiede dal genere umano, o almeno da coloro che hanno fatto un vero incontro con Lui. E la santità non è né un concetto astratto né una realtà il cui senso si possa travisare. Infatti la santità si traduce in una giustizia che proviene direttamente da Dio. Ed Abramo e Mosè furono due esempi di ciò che significhi essere santi. Lo testimonia la vita che condussero ed il carattere che manifestarono nelle varie circostanze della loro vita. Mansueti e giusti entrambi, questi due patriarchi (o padri della fede) agirono mostrarono quella che è la vera giustizia di Dio.

Di fronte alla loro condotta cosa c’entrano le incitazioni all’odio fomentate da vari leaders religiosi che oggigiorno inneggiano alla ‘guerra santa’?!

Come fanno tante e tante persone a lasciarsi sedurre da menti contorte e corrotte di leaders che nulla hanno a che fare con la santità dei patriarchi?

Di Abramo e Mosè abbiamo la testimonianza che essi sono stati uomini che hanno camminato in un modo da piacere a Dio. Ad es., di Mosè è scritto che fu l’uomo più mansueto della terra. Ma che testimonianza danno, invece, coloro che incitano le folle ad aggredire la discendenza di Abramo, ossia gli ebrei (visto che di Abramo è scritto che fu il primo ad essere chiamato l’Ebreo’ – Genesi 14: 13 -)?!

Ascoltiamo il profeta Geremia che ci da il seguente consiglio:

Così dice l’Eterno: “Fermatevi sulle vie e guardate e domandate dei sentieri antichi, dove sia la buona strada, e camminate in essa; così troverete riposo per le anime vostre” (Geremia 6: 16)

Eccolo il consiglio di Dio:

  • fermarsi sulle vie: ovvero non seguire passivamente una via, fosse anche quella di una certa dottrina religiosa. Infatti ci sono così tante vie (religiose) che onestamente non ci si può appunto non fermare per chiedersi chi abbia ideato tutte queste vie. E come non pensare che tra le tante vie molte sono quelle escogitate da certi uomini corrotti per sviare le genti da Dio e cercare di condurle a se stessi. Dunque, anzichè seguire ciecamente ogni via conviene fermarsi e riflettere per vedere se la via che si sta seguendo viene da Dio oppure dagli uomini;
  • domandate dei sentieri antichi: di fronte all’evidenza del fatto che in questi ultimi tempi molti stanno inaugurando tante e diverse ‘vie’ il consiglio di Dio attraverso il profeta Geremia è quello di domandare dei sentieri antichi. Cioè? Bisogna stare attenti ai vari, falsi e recenti sentieri di “nuove dottrine” che molti cercano di uscire al largo per cercare di proporre nuove rivelazioni e sedurre le genti. Dio ha parlato ai padri, ai profeti ed il Suo annuncio è chiaro sin dall’antichità. Tutti i profeti all’unisono si sono espressi invitando gli uomini a convertirsi dalle proprie vie malvagie. Troviamo questa verità espressa nelle seguenti parole riportate nel libro del profeta Geremia:

Questo comandai loro: “Ascoltate la mia voce ed io sarò il vostro Dio e voi sarete il mio popolo; camminate in tutte le vie che vi ho comandato, affinchè ne venga del bene a voi”. Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio, ma camminarono secondo i consigli e la caparbietà del loro cuore malvagio, e andarono indietro e non avanti. Dal giorno in cui i vostri padri uscirono dal paese d’Egitto fino a quest’oggi, vi ho mandato tutti i miei servi, i profeti, ogni giorno con urgenza ed insistenza. Essi però non mi hanno ascoltato né hanno prestato orecchio, ma hanno indurito il loro collo” (Geremia 7: 23 – 26).

Qual è dunque il consiglio di Dio datoci attraverso il suo profeta? Quello di ascoltare…la voce di Dio. Ora cos’è più facile e naturale per l’uomo: seguire una religione (quella inculcata da coloro del luogo in cui si è nati) o ascoltare la voce di Dio? La stragrande maggioranza delle genti e dei popoli seguono la prima via, cioè quella di fare i religiosi (seguendo una tra le tante vie proposte o im-poste dagli uomini), ma pochi arrivano ad ascoltare la voce di Dio! Eppure il profeta Geremia ci dice, da parte di Dio, di ascoltare la voce di Dio (anziché quella degli uomini), perché solo così Dio sarà il nostro Dio e noi saremo il suo popolo. Quanti tra i popoli della terra pur dicendo di essere il popolo di Dio non sono altro che degli illusi, chè preferiscono seguire dei precetti religiosi umani senza aver mai realmente sentito e seguito la voce di Dio.

Ma ora il monito di Dio attraverso il profeta Geremia, caro lettore, sta giungendo ai tuoi orecchi: fermati; cerca di ascoltare la voce di Dio; non quella degli uomini; non camminare più secondo i consigli e la caparbietà del tuo cuore malvagio.

Nel passo su menzionato Dio dice che per cercare di guidare gli uomini a Sé ha mandato molti profeti (unti di Spirito Santo – e la Santità si traduce in Giustizia, ossia in amore, compassione, mitezza -) ogni giorno con insistenza. Quindi non cerchiamo di seguire i nostri sensi e sentimenti (che spesso sono altalenanti e inconsistenti e “a volte” malvagi), ma cerchiamo di seguire la voce di Dio attraverso i profeti. Oh si, molto meglio seguire la voce dei profeti (Abramo, Davide, Geremia, Isaia, Zaccaria, Osea, etc., etc.) che i tanti sedicenti maestri e leaders dei nostri giorni che invocano guerre “sante”, che in realtà non sono altro che azioni di distruzione, violenza ed ingiustizia che con Dio ed i veri servi di Dio (i profeti) non hanno nulla a che fare!

Caro lettore, ascolta il consiglio del profeta Geremia e vai ai sentieri antichi, torna ai primi profeti e da lì cerca di capire quale sia la buona strada, quella che soltanto può dare riposo all’anima tua. Già, in effetti, come fai a dire di avere pace se segui i consigli di gente che ti incita all’odio, alla vendetta, al pregiudizio, al risentimento. Di certo questa non è l’antica buona strada indicata sin dal principio da Dio attraverso i suoi profeti.

Fermati e rivedi le tue convinzioni. E’ il ‘Dio’ che dici di seguire un Dio d’Amore? Altrimenti, rifletti, per vedere se la strada che segui non è altro che una delle vie degli uomini che cercano di seguire le loro ambizioni di potere. Non affidare l’anima tua a tali uomini corrotti, che nel ‘nome di “Dio”’ commettono assassini e vorrebbero usarsi di te come una pedina nelle loro mani.

La rivelazione chiara di Dio sin dall’antichità dice che Dio avrebbe benedetto i popoli (tutti i popoli) in Abramo e nella sua discendenza (da Isacco in poi [1]) – v. Genesi 22: 18. Talchè Dio, riferendosi ad Abramo e alla relazione che i popoli a venire avrebbero avuto con lui attraverso la sua discendenza (gli ebrei) dice: “Io benedirò chi ti benedirà e maledirò chi ti maledirà” (Genesi 12: 3).

Pertanto caro lettore, prima di concludere la presente riflessione a proposito del fatto se la religione possa condurre alla vera libertà ed al vero riposo dell’anima piuttosto che all’avere una coscienza accecata per via delle tortuose vie escogitate da sedicenti ‘servi di Dio’ che propagano la guerra, cerca di esaminarti sinceramente per cercare di capire e di riconoscere chi in realtà stai ascoltando e servendo: Dio o gli uomini, l’unico e vero Dio d’Amore o un dio che ti spinge all’odio ed a propositi di sterminio nei confronti delle sue creature? Se hai dei dubbi fermati e, come dice il profeta Geremia, investiga, domanda e cerca di trovare i sentieri antichi, la buona strada (già percorsa dai profeti). Segui le tracce dei veri santi e lascia quelle degli assassini che vorrebbero incitarti ad azioni di terrorismo. Abbandona le false religioni (che cercano il potere in ‘nome di dio’) e cerca di trovare e seguire la vera Religione, che ti lega a Dio e insieme con Lui anche al tuo prossimo, per amare chiunque, così come Dio ha tanto amato anche te da dare il Suo unigenito Figlio Gesù sulla croce per te. Dio possa benedirti.

[1] Infatti la nascita di Ismaele fu il frutto di un errore di Abramo, di una sua mancanza di fede (v. Genesi capp. 15, 16 e 17)

Enzo Maniaci | notiziecristiane.com

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