4 cristiani di 4 diversi villaggi del Laos, appartenenti alla stessa chiesa, sono stati arrestati dalle autorità all’inizio dell’estate scorsa con l’accusa di “disturbo dell’unità e della coesione sociale” e “raccolta di persone per un culto senza autorizzazione”. Al momento i 4 uomini sono ancora trattenuti in carcere nell’attesa di conoscere la data in cui saranno processati.
49 giorni in “camera buia”
I nostri collaboratori locali hanno recentemente incontrato le mogli dei detenuti. Dopo essere stati sorvegliati nel periodo precedente il loro arresto, i 4 sono stati rinchiusi in celle separate e uno di loro, Inthy (pseudonimo), è stato portato in isolamento. Inthy è uno dei formatori del programma di preparazione alla persecuzione promosso da Porte Aperte e dai suoi partner. A lui è stato applicato il trattamento riservato ai peggiori criminali: 49 giorni di isolamento in una “camera buia”, con mani e piedi incatenati.
Sostenuti e fortificati
I nostri partner locali sono riconoscenti di aver potuto aiutare, grazie al supporto di Porte Aperte, le mogli dei 4 cristiani fornendo loro sostegno spirituale e aiuto economico.
“Lodiamo Dio perché possono andare a trovare i loro mariti in prigione… e con loro rimangono forti nella fede”, ci hanno riferito.
Grazie all’aiuto della chiesa locale, inoltre, queste donne sono state in grado di compilare tutte le pratiche richieste dal tribunale.
La preghiera, il miglior sostegno
Oltre all’aiuto pratico, è fondamentale sostenere in preghiera i cristiani di questa regione che sempre più affrontano ostilità da parte della comunità e delle autorità. Recentemente, in una situazione simile, diversi pastori sono stati arrestati e portati in tribunale.
In Laos, il partito comunista al governo utilizza i leader buddisti e gli sciamani delle religioni animiste per controllare la popolazione. Porte Aperte sostiene i cristiani laotiani in modo particolare attraverso una formazione che permetta loro di affrontare la crescente persecuzione.
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