LE MILLE BATTAGLIE

Alcune insofferenze si curano nella carne, altre facendo forza sulla mente, altre ancora sono ferite profonde, retaggi infiniti di antichi possedimenti perduti, regni dimenticati dei quali siamo diventati da re a men che prigionieri, schiavi!

La loro riconquista è un vero e proprio combattimento, guerra spirituale.

Non che queste tre sfere, visioni speculari dell’essere uomo, siano slegate tra loro, ma quando una radice diventa profonda, quando non basta una benda o un cerotto, quando non si estirpa con un comportamento anche se duro e impegnativo, questa malformazione è un vero e proprio demone.

“demone: sostantivo maschile. Spirito interposto fra il mondo del divino e quello dell’esperienza sensibile, partecipe e dispensatore di facoltà soprannaturali o ispiratore di passioni imperiture”.

Questa almeno è la definizione di Wikipedia.

Una catena resistente che ci tiene con l’anima a terra penso io.

Essa con il tempo diventa più vincolante che mai, allora non ci sono alternative, lo spirituale si cura con lo spirituale, il Sangue di Cristo è il solo rimedio.

Vincere per noi è arduo, le nostre armi sono la nostra forza fisica, la nostra capacità mentale.

Arduo come cercare di raddrizzare una lama forgiata storta, ma queste sono battaglie appartengono al Signore ed Egli le vincerà per noi, sempre che stiamo saldi tra le sue schiere.

L’acciaio forgiato, battuto e ribattuto poi temperato ha preso una brutta piega…forse per recuperarlo bisogna fonderlo di nuovo, serve una ” rottura” ora solo un intervento divino può modificarlo.

Ricordo un sogno… (io non do credito ai sogni, momenti fugaci che ricordo poco e generalmente in modo molto confuso).

Ero su di una lettiga sotto una tenda bianca, come fosse un luogo medico in un campo militare.

Disteso vedevo i medici anch’essi vestiti di bianco, li udivo parlare ma non vedevo il loro volto in parte coperto da mascherine.

Uno dei due con le mani toccava ” tastando ” il mio stinco. Parlavano della mia frattura sostenendo si fosse risaldata ” malamente “

Il medico toccava facendo una lieve pressione cercando un punto specifico, poi lentamente aumentava la spinta. Sotto la gamba avevo un cuscino come per tenerla sollevata.
In quel momento presi coscienza, svegliandomi bruscamente percepii le intenzioni del Dottore…cercava il punto critico per romperla di nuovo… PANICO!
“Certo!” Mi dissi…” Svegliandomi stranito, non si può riparare una cosa rendendola peggiore di prima, meglio rifare tutto partendo da zero!”

Luca 8: 27 Quando egli fu sceso a terra, gli venne incontro un uomo della città: era posseduto da demòni e da molto tempo non indossava vestiti, non abitava in una casa, ma stava fra le tombe. 28 Appena vide Gesù, lanciò un grido, si inginocchiò davanti a lui e disse a gran voce: «Che c’è fra me e te, Gesù, Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi». 29 Gesù, infatti, aveva comandato allo spirito immondo di uscire da quell’uomo, di cui si era impadronito da molto tempo; e, anche quando lo legavano con catene e lo custodivano in ceppi, spezzava i legami, e veniva trascinato via dal demonio nei deserti.

Lo stesso penso valga per i cambiamenti che la scrittura ci “consiglia”… Ci accorgiamo, arrivati a Cristo di quante cose si siano da mettere a posto nella nostra vita.

A volte modifichiamo facilmente comportamenti inadeguati, senza sforzo rinunciamo ad alcune cose che ci sembravano valichi insormontabili.

Spinti dall’amore di Cristo, dalle analisi del testo biblico; considerando la sua coerenza e la verità che contiene, allontaniamo l’una o l’altra cosa da noi.

Tutto ciò è giusto e ci fa bene, rigenera la nostra mente lasciandoci assaporare una forza fino ad ora insperata.

Ci sentiamo liberi da molti pesi, senza sapere che spesso i lacci sono solo stati allentati, Il nemico finge una ritirata aspettando le nostre future distrazioni.

Le palesi ferite superficiali sono state lenite e così non guardiamo al male più profondo.

Ed ecco che dopo tempo senza che ce ne accorgiamo… lentamente, inesorabilmente insorgono di nuovo.

Allarmati cerchiamo di svincolarci e più usiamo le nostre forze, più il laccio si stringe.

II Pietro 2:20 Se infatti, dopo aver fuggito le corruzioni del mondo mediante la conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, si lasciano di nuovo avviluppare in quelle e vincere, la loro condizione ultima diventa peggiore della prima. 21 Perché sarebbe stato meglio per loro non aver conosciuto la via della giustizia, che, dopo averla conosciuta, voltare le spalle al santo comandamento che era stato dato loro. 22 È avvenuto di loro quel che dice con verità il proverbio: «Il cane è tornato al suo vomito», e: «La scrofa lavata è tornata a rotolarsi nel fango».

UNA GUARIGIONE DEFINITIVA…

Luca 8:43 Una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva speso tutti i suoi beni con i medici senza poter essere guarita da nessuno, 44 si avvicinò di dietro e gli toccò il lembo della veste; e in quell’istante il suo flusso ristagnò. 45 E Gesù domandò: «Chi mi ha toccato?» E siccome tutti negavano, Pietro e quelli che erano con lui risposero: «Maestro, la folla ti stringe e ti preme». 46 Ma Gesù replicò: «Qualcuno mi ha toccato, perché ho sentito che una potenza è uscita da me». 47 La donna, vedendo che non era rimasta inosservata, venne tutta tremante e, gettatasi ai suoi piedi, dichiarò, in presenza di tutto il popolo, per quale motivo lo aveva toccato e come era stata guarita in un istante. 48 Ma egli le disse: «Figliola, la tua fede ti ha salvata; va’ in pace».

La Bibbia lo dice chiaramente che nel sangue c’è la vita ( Le 17:14 ) e che allo stesso tempo la donna era impura. (Le 15:25 )

In questo passo sono citati i molti tentativi della donna per risolvere il suo problema ma … nulla da fare!

Gesù dice “ho sentito una potenza che è uscita da me”, la potenza dello Spirito Santo opera in chi ha fede.

La stessa potenza di cui Cristo dice riferendosi al tempo dopo la sua risurrezione, ” prenderà del mio e ve lo darà “.

Questa guarigione totale e definitiva fa riferimento alla vita del credente ed anche alla sua discendenza.

De 5:10 e uso bontà fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.

Il cambiamento è certo opera dello Spirito Santo, a noi compete una dimostrazione di fede attraverso l’utilizzo delle nostre prerogative umane, ogni una nel suo ” settore “.
La forza fisica e l’intelletto sono impegnate a compiere quelle buone opere che sono la manifestazione della nostra fede, spese per realizzare il regno di Dio come dal mandato ricevuto dalla chiesa direttamente da Cristo, che aggiunge il di più vi sarà provveduto.

Il popolo d’Israele combatteva, Giosué lo guidava…Mosé pregava a mani levate…la forza… l’intelletto… lo spirito.

Esodo 17:8 Allora venne Amalec per combattere contro Israele a Refidim. 9 E Mosè disse a Giosuè: «Scegli per noi alcuni uomini ed esci a combattere contro Amalec; domani io starò sulla vetta del colle con il bastone di Dio in mano». 10 Giosuè fece come Mosè gli aveva detto e combatté contro Amalec; e Mosè, Aaronne e Cur salirono sulla vetta del colle. 11 E quando Mosè teneva le mani alzate, Israele vinceva; e quando le abbassava, vinceva Amalec. 12 Ma le mani di Mosè si facevano pesanti. Allora essi presero una pietra, gliela posero sotto ed egli si sedette; Aaronne e Cur gli tenevano le mani alzate, uno da una parte e l’altro dall’altra. Così le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole. 13 E Giosuè sconfisse Amalec e la sua gente passandoli a fil di spada.

Francesco Blaganò | Notiziecristiane.com

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