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Spesso, come credenti, quando viviamo una certa situazione non facile, una prova o un momento difficile nella nostra vita tendiamo ad ingaggiare ministri e predicatori che crediamo essere i più “unti” del momento, e crediamo che Dio possa usarsi solo di loro per determinate situazioni spirituali.

Ma, in verità, quando leggiamo gli Atti degli apostoli, di quando Gesù accecò Saulo sulla strada di Damasco, noto che il Signore non ingaggiò alcun apostolo “importante” tra gli 11 che erano rimasti con Lui e che lo avevano seguito nei 3 anni e mezzo di ministero sulla terra. Gesù non disse a Pietro, Giovanni o Giacomo di andare ad imporre le mani su Saulo affinché riascquistasse la vista, ma bensì assoldò un semplice discepolo di nome Anania, e lo inviò da Saulo perché riascquistasse la vista e per annunziargli la chiamata alla quale Gesù lo stava chiamando.

Con questo cosa vogliiamo dire… che, certamente ci sono diversi livelli di spiritualità e unzione da credente a credente (dipende dalla propria qualità di relazione personale con Dio), ma non dobbiamo credere che solo alcuni credenti hanno un’unzione “speciale”, poiché tutti abbiamo ricevuto lo stesso Spirito di Dio. Dio che è il Dio che non ha favoritismi e che fa tutto ciò che gli piace, può usarsi anche di un semplice credente che non ha titoli né ministeri, di qualunque discepolo che ubbidisce alla Sua Parola.

Gesù al mattino presto si recava sul monte tutto solo e pregava, e solo dopo aver speso del tempo in preghiera, al ritorno a valle, nelle città o nei villaggi operava segni, prodigi e miracoli. Ora, Egli ha dato a tutti coloro che credono nel Suo nome il potere di operare segni, prodigi e miracoli. Ma prima di desiderare questo potere, dobbiamo comprendere il valore e la potenza della preghiera. Infatti, una vita senza preghiera significa una vita senza potenza!

Alessio Sibilla

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