Mi chiamo David e ho 22 anni. Fino a qualche anno fa ero un ragazzo come tanti, magari proprio come te che stai leggendo adesso. Fondamentalmente ero un bravo ragazzo; andavo bene a scuola e non davo problemi ai miei genitori. Allo stesso tempo, però, mi “godevo” la vita come facevano tutti i miei coetanei, dandomi all’alcool, alle droghe e ai piaceri. Mi sentivo invincibile, ma di fatto la mia era solamente una ricerca della felicità, in quanto vivevo spesso momenti di profonda tristezza e solitudine, pur non avendo apparentemente un motivo per stare così.
Un giorno, come un fulmine a ciel sereno, la mia vita cambiò: dopo aver fumato marijuana per “festeggiare” il mio diciottesimo compleanno, ebbi il mio primo attacco di panico. Nei mesi successivi cominciai a soffrirne anche da sobrio, fino a vivere costantemente in un clima di ansia, angoscia e panico.
Avevo attacchi ogni singolo giorno, ma nonostante ciò, grazie a Dio riuscii a terminare il liceo senza particolari problemi.
Conclusi gli studi e, forse destabilizzato dall’incognita sul futuro, la mia condizione peggiorò drasticamente. La mia vita diventò un inferno: depressione, angoscia, istinti suicidi. Ogni giorno non aspettavo altro che arrivasse la notte per dormire e potermi prendere una pausa da quel tormento, mentre la mattina mi svegliavo già col terrore che anche quella giornata sarebbe stata un incubo.
Pensai di farla finita due volte, stanco della mia vita e senza riuscire a scorgere la luce alla fine del tunnel.
Avevo una sola speranza: quel Dio di cui mia madre mi aveva sempre parlato sin da quando ero un bambino. Quel Dio che qualche volta pregavo, pur non conoscendolo affatto. Decisi di fare un tentativo e incominciai a leggere la Bibbia. Ricordo che trovavo grande conforto nei Salmi, in particolare nel Salmo 27. Lo leggevo ogni giorno tra le lacrime e riuscivo ad immedesimarmi nella sofferenza di Davide, quando ai versi 8-9 dice: “Il mio cuore mi dice da parte tua: «Cercate il mio volto!» Io cerco il tuo volto, o Signore. Non nascondermi il tuo volto, non respingere con ira il tuo servo”.
Avevo bisogno di Dio e lo cercavo, ma ancora non si era manifestato pienamente a me, soprattutto per i molti dubbi che nutrivo.
Un paio di mesi dopo cominciai anche frequentare una chiesa evangelica locale, ma la situazione inizialmente non cambiò più di tanto. Anzi, in un primo momento cominciai quasi a peggiorare e ad avere terribili attacchi proprio in chiesa.
Una sera di ottobre fui colpito dall’attacco di panico più forte che avessi mai avuto e in quel momento ripensai nuovamente e con insistenza al suicidio. Decisi allora ti dare un ultimatum al Signore. Mi inginocchiai a terra e iniziai a pregare: “Dio, se tu veramente esisti e mi ami come dice la Bibbia, cambia la mia vita, perché io così non posso più andare avanti! Io mi arrendo a te, fa della mia vita ciò che vuoi”. E la mia vita cambiò davvero. Tutti i dubbi e i timori che avevo riguardo all’esistenza di Dio svanirono, come sparì anche quella sorta di barriera che mi impediva di avere fede.
Nei mesi successivi confessai a Dio i miei peccati, Lo accettai come mio Signore e venni battezzato in acqua. Passo dopo passo, mi sono totalmente risollevato. Svegliarmi la mattina aveva finalmente un senso. E la solitudine e il vuoto dentro sparirono. Sparirono l’angoscia, la depressione, la tristezza, la paura e l’ansia e furono sostituite da pace, gioia, felicità e amore.
3 anni fa ho fatto la migliore scelta della mia vita. Gesù mi ha salvato, non per meriti miei, ma solamente per la sua misericordia. Anche la tua vita può cambiare, adesso. “Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna” – Giovanni 3:16.
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