L’Italia della solidarietà: Sorprende un ladro nel suo cantiere, imprenditore lo assume: “Temevo si suicidasse”

Sorprende un ladro nel suo cantiere, imprenditore lo assume: Dalla crisi al lieto fine. Un manager in provincia di Firenze coglie sul fatto un ladro mentre cercava di rubare cavi elettrici di rame. Lo denuncia, ma una volta venuto a conoscenza della sua drammatica storia, gli offre un posto da giardiniere nella sua impresa.

Prima ha scoperto il ladro di rame nel proprio cantiere. Poi, una volta sventato il furto, gli ha offerto un lavoro. Protagonisti di questa storia, avvenuta a Cerreto Guidi (Firenze), sono Paolo Pedrotti, direttore alle vendite di un complesso residenziale, Marcello Mucci, disoccupato di Pistoia. Quest’ultimo all’interno degli alloggi del Pedrotti aveva sradicato cavi elettrici, per un totale di circa 20 chili di rame e un valore di poco superiore ai 50 euro, ma un danno di oltre 6000 euro. Con l’accusa di furto, viene processato per direttissima. Il giudice del tribunale di Firenze ha convalidato l’arresto e disposto per lui l’obbligo di firma.

Il manager viene però a sapere che il ladro non aveva un lavoro e che viveva  con 250 euro al mese, la pensione di invalidità della moglie. Decide dunque di offrirgli una seconda chance. Un lavoro sia per lui che la moglie: per loro sarà possibile  tagliare tutta l’erba intorno al complesso e per pulire le decine di appartamenti. “E’ venuto a rubare con l’auto della moglie. Insomma, che delinquente può essere?” ha detto Pedrotti a La Nazione. “È semmai un’altra triste storia partorita dalla crisi e dalla disperazione. Il mio pensiero è andato subito ai suicidi di Civitanova Marche. Ho capito che è uno degli ‘ultimi’, che si è fatto il ‘mazzo’ per una notte intera per portare a casa un bottino da 50 euro”. Mucci, il “ladro”, ha accettato l’offerta senza pensarci due volte. Del resto la sua storia è davvero amara “Lavoravo come giardiniere e guadagnavo bene. Sono stato licenziato in tronco perché dopo un infortunio sul lavoro non ero più in grado di fare lavori pesanti. Pagate le bollette, rimangono 50 euro per mangiare. Con mia moglie andiamo al discount e compriamo solo latte e fette biscottate. Il pane quello no, costa troppo. L’oro che c’era in casa l’abbiamo già venduto tutto. Ora ho messo all’asta su internet i mobili del salotto, è buono – racconta – tutto in legno di castagno”.

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