Ma davvero per riconoscere i diritti dei gay c’è bisogno di negare i diritti ai cristiani?

f6e35e80eec35d26da93c8519929f003Gli stati riconoscono i ‘diritti’ dei gay, ma  vogliono mettere il bavaglio ai cristiani.  Uno dei temi dominanti (se non il tema dominante) del nostro tempo, è il riconoscimento dei diritti dei gay, e del cosiddetto ‘matrimonio gay’; di fatto un surrogato del matrimonio, che, nella sua versione originale, è l’unione tra un uomo e una donna, mediante un patto, tramite il quale ci si impegna l’uno nei confronti dell’altro, e insieme nei confronti dei figli.Ora da qualche anno a questa parte il dibattito politico internazionale è dominato da questo tema, e sono già molti i paesi che hanno istituito il ‘matrimonio’ gay, ed altri che si avviano a farlo.

E’ chiaro che se una parte significativa della società vuole il ‘matrimonio’ tra omosessuali, ai parlamenti non resta altro da fare che prendere atto di questa istanza, ed agire di conseguenza; del resto i parlamenti sono essi stessi espressione della società.

Dov’è però che che nasce il problema? Il problema nasce dal fatto che alle organizzazioni che si battono per il ‘matrimonio’ gay, non basta il solo riconoscimento legale del ‘matrimonio’ gay, ma vogliono al contempo leggi che vietino a chiunque di esprimersi al riguardo in senso negativo. Quindi da un lato si pretende il riconoscimento di un ‘diritto’ (se così si può chiamare la demolizione dell’architettura della società), e allo stesso tempo si vuole privare altri di un diritto, segnatamente i cristiani, che è quello di esprimere liberamente il proprio pensiero, impedire loro di affermare che l’omosessualità è peccato, come lo sono del resto l’adulterio, i rapporti prematrimoniali, la menzogna, il furto, ecc. (1Corinzi 6:9 (3) ).

Chiaro che tutto questo non ha nulla a che fare con gli atti di violenza perpetrati ai danni di persone, omosessuali o meno. La stessa Bibbia che denuncia l’omosessualità come peccato (Levitico 18:22 (1) , Romani 1:26-27 (2) , Corinzi 6:9 (3)) è la stessa infatti che ci invita ad amare tutti, finanche i nostri nemici (Matteo 5:44), figuriamoci se non dobbiamo amare persone che non ci hanno fatto nulla di male. E’ la stessa Bibbia che ci presenta un Gesù che è sempre stato compassionevole e misericordioso nei confronti dei peccatori, vedi la ‘donna adultera’ ad esempio, che il Signore sottrae alla furia dei religiosi che la volevano lapidare. Ma alla stessa Gesù dice anche: “va e non peccare più”(Giovanni 8:11).

Il compito dei cristiani è quindi quello di svolgere una funzione profetica in questo mondo, avvisare il peccatore del pericolo a cui si espone, e mettere in guardia i governi e i parlamenti delle conseguenze che potrebbero derivare dalla demolizione della famiglia fondata sul matrimonio (4) , una delle colonne portanti della società.

Poi ognuno è ibero di fare come crede, ma a quel punto anche noi come l’Apostolo Paolo potremo dire:

“ oggi vi dichiaro di essere puro del sangue di tutti; poiché io non mi sono tratto indietro dall’annunziarvi tutto il consiglio di Dio”. (Atti 20:26-27)

Che si voglia quindi far passare i cristiani per fomentatori di odio, al punto da invocare l’approvazione di leggi bavaglio che impediscano loro di esercitare una libertà costituzionalmente sancita, significa essere in malafede, e illiberali. Non si può da un lato invocatore il riconoscimento di un diritto, e contemporaneamente pretendere di negare ad altri i propri.

(1) Levitico 18:22, “Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole”.

(2) Romani . 1: 26-27, “Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami, poiché anche le loro donne hanno mutato la relazione naturale in quella che è contro natura. Nello stesso modo gli uomini, lasciata la relazione naturale con la donna, si sono accesi nella loro libidine gli uni verso gli altri, commettendo atti indecenti uomini con uomini, ricevendo in se stessi la ricompensa dovuta al loro traviamento.

(3)1°Corinzi 6:9, “Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v’ingannate: né i fornicatori, né gli idolatri, né gli adulteri, né gli effeminati, né gli omosessuali, né i ladri, né gli avari, né gli ubriaconi, né gli oltraggiatori, né i rapinatori erediteranno il regno di Dio”.

(4)«Figlio d’uomo, io t’ho stabilito come sentinella per la casa d’Israele; quando udrai una parola dalla mia bocca, li avvertirai da parte mia. 18 Se io dico all’empio: “Certamente morirai”, e tu non l’avverti e non parli per avvertire l’empio di abbandonare la sua via malvagia perché salvi la sua vita, quell’empio morirà nella sua iniquità, ma del suo sangue domanderò conto a te. 19 Ma se tu avverti l’empio, ed egli non si ritrae dalla sua empietà e dalla sua via malvagia, egli morirà nella sua iniquità, ma tu avrai salvato la tua anima. (Ezechiele 3:17-19)

 (BuonaNotizia.org)

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