Quando si parla di Maria, la donna che Dio usò per l’incarnazione di Gesù (il Verbo fatto carne) accade che solitamente cattolici romani (cioè i papisti, ovvero i fedeli ai papi e ai loro dogmi) ed evangelici (cioè i cristiani che si riconoscono solo nella Bibbia e in ciò che essa dice, non riconoscendo al di sopra di essa nessuna autorità) si mettono a discutere e a questionare dicendo gli uni una cosa riguardo a Maria e gli altri un’altra cosa, sempre su di lei.
Ma onestamente è inutile questionare.
Si potrebbe adottare, invece delle inutili polemiche e discussioni, un principio semplice e chiaro:
È la Bibbia la parola di Dio? Allora basiamoci su di essa per sapere e credere cosa la parola di Dio ci dice di Maria. Ogni altro pensiero potrebbe essere frutto della speculazione di pensatori umani, che pur se hanno immaginato fantastiche cose e fantasticherie su Maria non possono pretendere che si mettano alla pari i pensieri di speculatori umani con i pensieri della parola di Dio.
Questo equivarrebbe a dire che, allora, la differenza tra i cattolici papisti e gli evangelici allora dipenderebbe dal fatto che mentre i primi sono disposti ad affiancare e ad aggiungere alla Bibbia qualsiasi pensiero umano i secondi, invece, si attengono (fedelmente) soltanto a ciò che la Bibbia, la parola di Dio, dichiara.
Ed è proprio questo che dobbiamo cercare di capire, per evitare tutte le inutili e futili discussioni sul cercare di capire chi di loro abbia ragione.
Se si capisse che chiunque non si conforma alla parola di Dio ha torto davanti a Dio tutte le polemiche tra ‘cattolici si/cattolici no’ (?) e ‘evangelici si o evangelici no’ (?) non avrebbero senso.
Ma a molti piace questionare e discutere, confondere le acque e polemizzare.
Se ad alcuni piace questo (perché forse è il loro mestiere e magari ci guadagnano facendo così) a me non importa nulla. Preferisco attenermi alla parola di Dio, che dice che “Dio non fa parzialità alcuna (fra le persone)” – Atti 10: 24.
Quindi vorrei condividere sia con i cattolici di buona volontà (ossia disposti ad esaminare le Scritture) che con gli evangelici (che amano la Parola) delle semplici verità su Maria, così come ce le presenta la Bibbia.
Di Maria la Bibbia non dice molto. Pertanto quello che di lei la parola di Dio ci dice e ci fa sapere deve risultare utile e fondamentale. Tutto ciò che la Bibbia non solo non dice, ma anche esclude di lei, deve essere il riferimento per sapere cosa Dio ha voluto che sapessimo di lei.
Tra i pochi elementi che la Bibbia ci dice di Maria ve n’è uno che ritengo sinteticamente completo, ovvero che in pochi passi riesce a darci un quadro dettagliato ed esaustivo di questa donna scelta e usata da Dio per un determinato compito e una specifica missione. Mi riferisco alla preghiera che Maria fece un giorno, guidata (cioè assistita) dallo Spirito Santo e dunque prova di Verità, il Magnificat:
“L’anima mia magnifica il Signore e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore,
perché egli ha guardato alla bassezza della sua serva.
Da ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata, perché grandi cose mi ha fatto il Potente. Santo è il suo nome.
La sua misericordia si estende di generazione in generazione su quelli che lo temono.
Egli ha operato potentemente con il suo braccio; ha disperso quelli che erano superbi nei pensieri del loro cuore; ha detronizzato i potenti e ha innalzato gli umili; ha colmato di beni gli affamati e ha rimandato a mani vuote i ricchi.
Ha soccorso Israele, suo servitore, ricordandosi della sua misericordia, di cui aveva parlato ai nostri padri, verso Abramo e verso la sua discendenza per sempre”.
Ecco ciò che disse Maria guidata dallo Spirito Santo.
Credo che dire di Maria qualunque cosa che sia al di fuori della Verità scolpita in questa preghiera (a Dio, visto che il Magnificat serve a magnificare Dio) “sarebbe” una bestemmia; poiché contraddirebbe la volontà di Dio qui espressa non solo e non tanto dalla bocca di Maria ma dall’Autore della Sacra Parola di Dio: lo Spirito Santo!
Quindi cerchiamo di attenerci a ciò che la Bibbia ci rivela di Maria per mezzo di questo passo fondamentale della parola di Dio.
Vediamo cosa ci dice la prima frase di questa preghiera:
“L’anima mia magnifica il Signore e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore,
perché egli ha guardato alla bassezza della sua serva”
Perché Maria magnifica il Signore con l’anima sua? Perché il suo spirito esulta in Dio?
Perché ella aveva da poco tempo ricevuto (dall’angelo Gabriele) la notizia del fatto che lei era stata scelta da Dio per concepire, con l’aiuto dello Spirito Santo, un figlio, al quale lei avrebbe dovuto dare nome Gesù e che sarebbe stato il Figlio dell’Altissimo.
Maria rimase stupita di fronte all’annuncio dell’angelo, tanto che non sapeva spiegarsi come la rivelazione da lui datale si sarebbe potuta adempiere dal momento che lei ancora non era sposata (Luca 1: 34). Ma l’angelo le aveva detto che lo Spirito di Dio avrebbe compiuto questa opera (dell’incarnazione del Verbo di Dio).
E Maria credette.
Ed effettivamente ella arrivò ad aspettare un figlio che poi partorì e al quale diede il nome che le era stato rivelato, Gesù.
E da qui seguirà la vita terrena di Gesù e la sua missione redentrice per tutti gli uomini.
Ma soffermiamoci ora sui particolari e sui dettagli che la parola di Dio ci fornisce di Maria nel corso del Magnificat.
Maria è felice di essere stata scelta e usata da Dio per concepire questo piano meraviglioso, dell’incarnazione del figlio di Dio, per opera dello Spirito Santo.
Ed esprime la sua gioia (cosa che ci porta a pensare al passo biblico di Galati 5: 22) mentre, visitata dallo Spirito Santo appunto, prorompe in una preghiera che è la manifestazione di ciò che Dio le sta facendo provare e sentire, ossia col pronunciare il Magnifcat (a Dio, non a se stessa).
E mentre loda il Signore dice – sempre nella prima frase del Magnificat –
“…il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore” .
Questo è uno di quei dettagli che la parola di Dio ci fornisce e che non possiamo non considerare o escludere se davvero vogliamo trarre dalla parola di Dio ( e non dalle speculazioni umane) ciò che Dio vuole che sappiamo di Maria.
Maria dice che DIO è IL SUO SALVATORE.
Anche questa verità fa si che Maria stia prorompendo in grida di gioia e di giubilo.
E a cose simili a questa si riferisce la Bibbia per chiunque di noi quando dice:
“Beato il popolo che conosce il grido di giubilo”!
Infatti il vero Giubilo e la più grande e sublime gioia che un essere umano possa sperimentare deriva dall’essere fatto partecipe della salvezza di Dio nei suoi confronti.
E Maria ci testimonia di questa gioia, appunto, dicendo che il suo spirito esulta in Dio, suo Salvatore.
E’ Maria che lo dichiara, per mezzo dello Spirito Santo: “Dio è il suo Salvatore”.
Quindi se ci ponessimo la domanda:
“Maria ha avuto anche lei bisogno della salvezza”(?) non dovremmo tanto speculare e scervellarci (con teologie ad “hoc”) per avere la risposta, perché è lei stessa che ce lo dice. Si Maria ha avuto bisogno di Dio come suo Salvatore. E lo dichiara e lo confessa in questa preghiera che potremmo fare nostra e personalizzare quand’anche noi sperimenteremo o sperimentiamo la salvezza di Dio nei nostri confronti.
Infatti come Dio volle che Maria concepisse Gesù nel suo seno, così Dio, al pari di lei, vuole che anche noi spiritualmente arriviamo a concepire la presenza del Figlio dell’Altissimo dentro il nostro seno, dentro i nostri cuori.
Maria stessa avrebbe visto coi suoi occhi e realizzato di persona la salvezza che Dio, per mezzo di Gesù Cristo, stava introducendo nel mondo. E lei insieme a tanti altri discepoli, compresi gli apostoli, sarebbe stata la destinataria dell’opera di salvezza compiuta da Cristo.
Infatti inseguito ritroveremo Maria a pregare insieme ai discepoli, perché si compisse anche nella e per la sua vita la promessa che un giorno Gesù fece ai discepoli, ovvero quella di aspettare in preghiera la discesa dello Spirito Santo (che è la caparra, l’anticipo del dono di Dio, cioè della vita eterna) .
Vediamo ora la parte finale della prima frase del Magnificat:
“…perché egli ha guardato alla bassezza della sua serva”
Cosa ci dice con tali parole Maria di se stessa?
Ci dice come lei si sentiva e come lei era dinanzi a Dio: un’umile serva. Maria riconosce la propria (non magnificenza), ma la propria bassezza.
Perché si definisce serva? Perché è disposta ad ubbidire all’annuncio del compito che Dio volle affidarle.
Ma come dobbiamo guardare a colui/colei che si dispone a fare la volontà del Signore e quindi ad essere un suo/una sua serva?
Riguardo a questo ce lo dice Gesù come guardare i servi del Signore, ossia cosa pensare di loro (secondo la verità della parola di Dio):
“[…] si ritiene forse obbligato verso quel servo perché ha fatto quello che gli era stato comandato? Così anche voi, quando avrete fatto tutto ciò che vi è comandato, dite: “Noi siamo servi inutili; abbiamo fatto quello che eravamo in obbligo di fare”
Ecco come la parola di Dio ci dice di guardare e di penare a coloro che servono Dio.
E, in effetti, questa è la stessa immagine che Maria aveva di sé. Infatti abbiamo visto come lei si sente e si definisce mentre espone e dichiara le profonde verità del Magnificat, che sono la descrizione più fedele che di lei abbiamo attraverso la parola di Dio.
Invece le speculazioni umane su di lei hanno costruito un’altra immagine di lei; un’immagine in cui, al contrario di quello che ci dice la Bibbia, lei sarebbe innalzata al di sopra di tutte le creature.
Ma questo, come vediamo dal Vangelo, è contro ciò che Maria stessa dice di lei; contro ciò che di lei dice “anche” il Signore:
Gesù le (a Maria) disse:
Che c’è fra me e te, o donna”? “L’ora mia non è ancora venuta”.
Enzo Maniaci | Notiziecristiane.com
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