Marisa: “Basta film porno” – Scappa dalla tentazione!

Marisa, ve la ricordate?, ha deciso. Di film porno non ne avrebbe parlato assolutamente mai più. Però le rimaneva un senso di insicurezza.
Come la considerava adesso Dio? La vedeva ancora sporca come si sentiva lei? Era scontento? L’avrebbe punita?
Si confidò con la sua vecchia maestra della scuola domenicale che le aveva insegnato i rudimenti della fede, quando era bambina.
Le raccontò tutto per filo e per segno. “Ho pensato questo e questo. Poi è successo questo e questo. Poi ho deciso questo e questo… Adesso sono così e così”…che faccio?La vecchia signora non si mostrò affatto turbata o scandalizzata. “Tutti siamo tentati di fare delle cose sbagliate, cara” disse. “L’importante è rendersene conto e rimettersi sulla buona strada e continuare il cammino. Di ogni caduta dobbiamo fare uno scalino per salire più in alto”.

“E come faccio? Mi sento così confusa e sporca… ” disse Marisa.

“Per prima cosa bisogna confessare il nostro peccato con precisione al Signore. Avevi promesso di non guardare dei film porno e a casa della tua amica lo hai fatto. Dillo al Signore e chiedigli di perdonarti. Lo ricordi il versetto in 1 Giovanni 1:9: “Se confessiamo i nostri peccati

Marisa continuò e finì: “Egli è fedele e giusto da perdonarci i nostri peccati e purificarci da ogni iniquità”.

Gesù è morto per ogni nostro peccato. I peccati compiuti prima di accoglierlo nella nostra vita e poi quelli che facciamo nel nostro cammino di tutti i giorni” continuò la vecchia maestra. “Quando pecchiamo, confessiamo in maniera precisa il peccato fatto e il Signore lo cancella. Lui è fedele e ha promesso di farlo e lo fa. Per Lui il tuo peccato non esiste più.

“Poi dobbiamo decidere, con l’aiuto del Signore, di non ricadere.” E aggiunse sorridendo: “E io ho l’impressione che tu sia ben decisa a non ripetere l’esperienza…”

“Non c’è dubbio!” disse Marisa.

La maestra continuò a spiegare: “Se necessario, oltre a chiedere perdono al Signore si deve chiederlo anche a chi possiamo avere offeso. Dobbiamo sistemare le cose. Che ne so, restituire, fare pace… E poi, e questo è importantissimo, non dobbiamo più rimetterci in situazioni simili a quelle in cui siamo caduti. Dio non ha mai promesso di tirarci fuori dai pericoli in cui ci mettiamo stupidamente.

“E se la tentazione si affaccia… si scappa! Ma si scappa alla grande! La Bibbia lo dice chiaramente e fa degli esempi precisi. Puoi pensare a qualcuno che è scappato?”

“Forse Giuseppe che è scappato dalla moglie del suo padrone che voleva portarselo a letto?” suggerì Marisa.

“Esattamente!”

“Invece con Batseba… Davide avrebbe dovuto scappare come una lepre!” disse Marisa ridendo.

La maestra diventò seria: “Un’altra cosa. È molto importante non prendere alla leggera la grazia di Dio. Il Signore ci perdona, ma i risultati delle nostre scelte sbagliate restano. Davide ha perso ogni autorità sui suoi figli e la sua vita è stata molto travagliata, dopo il suo peccato. Ne ha sofferto fino a che non è morto….”

Marisa la guardò negli occhi: “Io voglio fare bene e far piacere al Signore. Quando ho qualche problema o dubbio, posso telefonarle? Mi sembra che con lei posso dire tutto”.

“Certamente: sarò sempre tutta orecchi!”

Marisa è una ragazza fittizia. Però conosco altre Marisa che ancora stanno scendendo un gradino dopo l’altro. Non hanno ancora capito che, davanti alla tentazione, si deve scappare., invece nel peccato ci son dentro fino al collo!

Sì è vero, la tentazione esiste… ma dobbiamo resistere!  Ricordiamoci che tra coloro i quali sono stati tentati c’è anche Gesù, il quale è stato tentato di usare il proprio potere per favorire se stessi c’è anche Gesù (Matteo 4) e anche tentato di lasciar perdere e rinunciare alla sua missione (“Padre mio, se è possibile, allontana da me questo calice”, Matteo 26,39). Ma è stato forte è il diavolo è fuggito via da Lui.
La tentazione è naturale e indissociabile dalla nostra libertà, come ci ricorda anche un noto passaggio di Tintin (il celebre personaggio dei fumetti, recentemente immortalato dal cinema, ndr.). Durante un avventuroso viaggio in Tibet, il fedele cane di Tintin esita a lungo tra due opposti comportamenti, proposti da un piccolo diavolo e da un piccolo angelo.
La tentazione non viene da Dio, egli non cerca di farci cadere in tentazione. Per questo è discutibile e discussa la traduzione del Padre nostro che dice: “…non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male…” (Matteo 6,13). Ovviamente Dio non ci induce in tentazione. Al contrario, egli è il nostro più fidato alleato contro la tentazione. È questo che Gesù dice ai discepoli quando consiglia loro: “Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione; poiché lo spirito è pronto, ma la carne è debole” (Matteo 26,41).
Effettivamente non è facile per noi, con le nostre sole forze, mettere un po’ di ordine nella nostra vita, nemmeno con la migliore volontà del mondo (la carne è debole). Lo Spirito di Dio è davvero una forza che ci permette di rimanere in piedi – o che ci rimette in piedi – e ci fa avanzare. Per sciogliere l’ambiguità suggerita dalla traduzione citata, c’è chi preferisce tradurre: “non lasciarci cadere nella tentazione…”, oppure “non abbandonarci nella tentazione…”.

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