Milano: il Prefetto cancella le «NOZZE» GAY ESTERE e il sindaco Pisapia si oppone

resizeNon ci lascia sorpresi la notizia riportata qualche giorno fa dalle colonne del Corriere della cancellazione delle Nozze gay estere, seguite da un pretestuoso strascico di polemiche da parte di Pisapia.  Il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, ha nominato un commissario ad acta che ha cancellato la trascrizione dei 13 “matrimoni” omosessuali celebrati all’estero, che era stata fatta dal sindaco Pisapia.

Secca, la replica del sindaco sul suo profilo Facebook: «Ci opporremo in tutte le sedi contro una decisione strumentale e discriminatoria». Non solo. Pisapia ha rinnovato il suo appello al Parlamento, «affinché intervenga al più presto con un provvedimento legislativo complessivo che finalmente allinei l’Italia a quell’Europa dei diritti cui aspiriamo». Infine, una stoccata al ministro dell’Interno, Angelino Alfano, per il quale invoca una «formale mozione di censura» dagli scranni di Montecitorio. Punta il dito contro il responsabile del Viminale anche l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino: «Invece di occuparsi di come accogliere dignitosamente gli immigrati, perseguita le coppie di fatto». Si dicono «sgomente» per «un intervento a gamba tesa, un atto oscurantista e fascista» le coppie omosessuali milanesi sposate all’estero.

Più volte il sindaco Pisapia si era rifiutato di cancellare le “nozze” gay celebrate all’estero, ritenendole legittime. Era lo scorso 4 novembre quando il prefetto aveva adottato il «provvedimento di annullamento» di trascrizione dei 13 matrimoni tra persone dello stesso sesso trascritte dal sindaco. Nel provvedimento Tronca aveva ordinato al sindaco, con l’incarico di ufficiale di stato civile, di provvedere «senza ritardo» a tutti gli adempimenti. Il commissario ad acta si è recato nei giorni scorsi in Comune a cancellarle. «Un atto dovuto», lo definiscono fonti della prefettura.

Ma la coerenza di giudizio del Prefetto Tronca è inappuntabile, perché Pisapia compie un atto illegittimo trascrivendo un “matrimonio” che per il nostro ordinamento è semplicemente inesistente.

Le famiglie milanesi non arrivano alla fine del mese, e il primo cittadino di Milano pensa ai matrimoni immondi… Sulla terra confidiamo, però, ancora nelle istituzioni e nella giusta decisione che ha preso il rappresentante dello stato. Il Prefetto, infatti, era stato categorico: «Cancellare le trascrizioni o ci sarà l’annullamento». Il Prefetto ha dunque rispettato la sua posizione, in rispetto alla circolare Alfano.

Rimangono nude e crude le proteste pubblicate da Pisapia su facebook  solo un triste ricordo…

Sappiate che Dio castiga sia le coppie gay sia quelle autorità che approvano leggi che calpestano la sua Parola, vedi Romani 1:18, perché Egli è Giusto.

La parola di Dio è categorica e non lascia spazio a dubbi e/o interpretazioni di nessun tipo; è contro natura non solo che due uomini o due donne si sposino e quindi siano dichiarati uniti da un vincolo matrimoniale, in questo caso davanti a un sindaco compiacente, ma anche che si uniscano al solo fine di relazioni sessuali più o meno durature, difatti, è scritto chiaramente a proposito delle città di Sodoma e Gomorra che erano piene di uomini che avevano rapporti sessuali con altri uomini che andarono “dietro a vizi contro natura”, leggi Giuda 7. E ancora in Levitico 18:22, Dio non condanna certo il peccatore ma condanna il peccato, nella fattispecie, le relazioni contro natura: “Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole”.

Nel nuovo testamento Paolo parlando delle donne e degli uomini che si danno a passioni infami con persone dello stesso sesso, dice: “Perciò Iddio li ha abbandonati a passioni infami: poiché le loro femmine hanno mutato l’uso naturale in quello che è contro natura; e similmente anche i maschi, lasciando l’uso naturale della donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri, commettendo uomini con uomini cose turpi, e ricevendo in loro stessi la condegna mercede del proprio traviamento” Romani 1:26-27.

Proietto Pietro – notiziecristiane.com

(Immmagine da milano.corriere.it)

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