I CITTADINI DI MISILMERI , SOTTOSCRITTORI DELLA PRESENTE ISTANZA DENUNCIANO LA GRAVE SITUAZIONE IN CUI VERSANO LE PERIFERIE DEL PAESE E LE ZONE AGRICOLE, DA TEMPO INVASE DA RIFIUTI URBANI E MATERIALI INGOMBRANTI
Si assiste
- al totale abbandono delle zone esterne al perimetro urbano, nelle quali non viene esercitato alcun controllo sulla raccolta dei rifiuti.
- all’ insorgere giorno dopo giorno di rischi crescenti per la salute come naturale conseguenza dell’inquinamento del territorio ed in particolare dei diversi corsi d’acqua. Compreso tra questi è il fiume Eleuterio, che nel suo percorso riceve rifiuti di varia natura e liquami .
Tutto ciò,oltre che essere dannoso, risulta incomprensibile a fronte di un ingiustificato aumento della tassa sui rifiuti
Si invita
pertanto, questa Amministrazione a ricercare le cause alle quali sono da attribuite le pesanti disfunzioni, stante il fatto che il Coinres ha uomini e mezzi per effettuare interventi in un ambito territoriale esteso anche alle zone periferiche, in molte delle quali sono presenti nuclei abitativi che pagano la TARSU.
Una analisi accurata sui costi- benefici del servizio renderebbe ai cittadini più trasparente la gestione che oggi ne sostengono l’onere economico, compresi quelli che , pur non godendo dello stesso, sono costretti a pagare la tassa con gli stessi parametri delle zone urbane.
Si segnalano di seguito i siti che presentano le maggiori criticità cioè quelli ai quali, non escludendo tutti gli altri, dovrebbe essere data priorità:
- Ponte Caemi , sia in corrispondenza dei cassonetti sia dentro l’alveo sia nelle sponde del fiume pieno di rifiuti di varia natura.
- Strada comunale MARRAFFA , la strada per oltre un chilometro è piena di rifiuti urbani e detriti vari che intralciano la viabilità.
- Strada poderale Don Cola sud ,in prossimità di C.da Feotto , sopra la strada ss 121, in prossimità del torrente Feotto, i detriti hanno ostruito Il passaggio dei mezzi ed in estate sono causa di frequenti incendi
- Contrada Piano Stoppa, in prossimità del campo sportivo , non è sufficiente svuotare soltando i cassonetti lasciando i rifiuti nei terreni di proprietà privata non coltivati anche questi causa di frequenti incendi nel periodo estivo.
Altra questione, non meno importante e meritevole di una maggiore attenzione, riguarda le acque reflue prodotte dagli usi domestici, pubblici, artigianali ed industriali e i loro scarichi sulla rete pubblica .
Risultano, infatti, non completati sulla rete molti degli adeguamenti alla normativa in materia ambientale previsti dalle leggi Regionali. “ Norme tecniche generali per la regolamentazione dell’installazione e dell’esercizio degli impianti di fognatura e depurazione”
Relativamente agli scarichi fognari , segnaliamo che da tempo nel depuratore affluiscono appena il 40% delle acque reflue .
Consapevoli che la responsabilità di molte disfunzioni non è solo dell’APS , CHE GESTISCE L’ESISTENTE ma, soprattutto, degli amministratori del recente passato, segnaliamo le carenze del sistema e i suoi punti critici :
- In particolare il quartiere Rigano scarica tramite il collettore nel torrente “Landro” . Non è mai entrato in funzione il sollevamento predisposto in prossimità dell’ex strada ferrata ( da 20 anni ), Vedi la foto allegata con lo scarico sotto il ponte della ferrovia:
Di chi le responsabilità??
- Il quartiere San Giusto e parte del corso 4 Aprile scarica continuamente nel canale della ss 121 , non essendo stato attivato il sollevamento di C.da Incorvina , mentre per quello di via PELLINGRA funziona saltuariamente.
- Ancora piu’ grave risulta la situazione del quartiere Costa Principe , il quale è fornito di rete fognaria che scarica nel collettore di via San Giuseppe. La fognatura non è collegata a valle con il depuratore . Ne consegue che le fognature raccolte rimangono dentro il torrente Marraffa che guarda caso confina con l’impianto di depurazione .Basterebbero soltanto 10 metri di collettore per deviare le fogne dentro l’impianto.
è possibile farlo ???
Il fiume Eleuterio che dovrebbe essere una risorsa per il comune di Misilmeri raccoglie il 60% delle acque reflue non depurate costituendo una fogna a cielo aperto.
I sottoscritti ,poiché pagano il canone di depurazione nelle bollette dell’acqua, ritengono illegittimo tale tributo se il servizio non viene reso ; per cui si riservano di informare i cittadini dei quartieri interessati per intraprendere legittime e democratiche azioni finalizzate ad ottenere l’ esenzione della tassa fino a quando la depurazione non viene effettuata.( vedi Bolognetta)
Cio’ premesso si chiede:
- Una IMMEDIATA pulizia straordinaria dell’intero territorio
- UN PROGETTO DI INTERVENTO O PIANO DI GESTIONE per il funzionamento degli impianti di sollevamento non attivati , e quelli mal gestiti che scaricano i reflui nel fiume ELEUTERO; L’ente gestore della fognatura deve predisporre un idoneo programma di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria della rete di fognatura gestita.
- La designazione di una area di deposito per i materiali ingombranti per consentire ai cittadini il deposito e ritiro di questi materiali; a tal fine si possono utilizzare delle aree comunali come la ex discarica di Marraffa.
- L’AVVIO IMMEDIATO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA ALMENO IN ALCUNI QUARTIERI , con l’utilizzo piu’ razionale del personale COIRES
Chiediamo ai COMMISSARI di voltare pagina , affinchè il periodo di commissariamento, possa ridare fiducia a questo paese.
Inviato da Giusto Bonanno
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