Nepal, arrestato ingiustamente un pastore evangelico con l’accusa di “traffico di minori”

NEPAL_-_Cristiani_arrestati

NEPAL_-_Cristiani_arrestatiJoseph Marandi e sua moglie Laulam gestiscono la chiesa Immanuel Chrosia, nella zona di Sorabhag, dove danno istruzione gratuita e cure mediche ai figli di famiglie povere. Le autorità sono intervenute su segnalazione di non meglio precisate Ong per la tutela dei minori. Raggiunti da AsiaNews si difendono: “Accuse false, è un caso di persecuzione”. 

Kathmandu  – Il governo nepalese ha ordinato l’arresto di un pastore cristiano e di sua moglie, accusati di “traffico di minori” e “rapimento” nel distretto orientale di Morang. Joseph Marandi e sua moglie Laulam gestiscono la chiesa Immanuel Chrosia, nella zona di Sorabhag. Raggiunti da AsiaNews si difendono: “Non è vero nulla, forniamo istruzione gratuita ai bambini di strada e per questo siamo malvisti. Si tratta di un caso di persecuzione”.

Questa mattina Prabhuprasad Dhakal, vice Sovrintendente di polizia, ha spiegato che dopo l’arresto le indagini sono in corso: “Ci hanno informato che i bambini sono stati portati nella zona da parti diverse del Paese. Ufficialmente venivano invitati per avere istruzione e cure, ma secondo alcuni sono stati rapiti per finire in un giro di trafficanti di esseri umani. Ma le indagini sono ancora in corso”. Le accuse sarebbero state presentate da organizzazioni che operano per i diritti dei minori: tuttavia, i dettagli non sono stati resi pubblici.

Raggiunti da AsiaNews, i Marandi si difendono: “Abbiamo portato questi bambini, in tutto 13, nella nostra chiesa per dare loro istruzione gratuita. Vengono tutti da famiglie povere che non si potevano permettere di farli studiare, e sono con noi per loro esplicita richiesta. Le accuse sono false: non abbiamo mai trafficato nulla. È un caso di persecuzione e una minaccia ai lavori caritatevoli svolti dai cristiani in un Paese a maggioranza indù”.

Minendra Rijal, portavoce del governo, dice: “Da quello che abbiamo saputo dalla polizia, i bambini erano costretti a rimanere nella chiesa. Ma devo ancora studiare il caso e parlare con le autorità competenti, prima di dire altro. Fino a che le indagini non saranno concluse è meglio non dire nulla”.

Fonte: Asianews.it

 

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