Non avevo mai sentito parlare Merola dell’aldilà…

Un giorno per puro caso ascoltai alla TV una intervista al figlio di Mario Merola, Francesco Merola. Il conduttore gli fece una domanda sulla vita del padre e quali consigli gli avesse dato prima di morire. Francesco rispose così “Mio padre negli ultimi momenti che precedettero la sua dipartita, mentre mi parlava di canzoni mi disse: “Guagliò mo nun tengo o tiempe p’’e canzone. Sento che si sta avvicinando l’ora mia, è chelle che sta a chellata parte, è meglio è ccà”.

Un po’ mi sentii spiazzato. Non avevo mai sentito Merola parlare dell’aldilà. Di tanto in tanto diceva che lui era devoto a padre Pio, alla Madonna del Carmine, ma non lo avrei mai immaginato preoccupato per la sua morte.

Ecco: “Dio ha fatto ogni cosa bella a suo tempo: Egli ha perfino messo nei loro cuori il pensiero dell’eternità, sebbene l’uomo non possa comprendere dal principio alla fine l’opera che Dio ha fatta” (Ecclesiaste 3:10).

Adesso ognuno può interpretarlo a modo suo. Ma non iniziamo a dire “è salvo o non è salvo?”. Non vi sostituite all’Eterno che pesa i cuori. Una cosa è certa: le strade nell’aldilà sono due e sono o l’inferno o il paradiso. Le coscienze degli uomini sono molto forti a prendere una decisione per Dio. Dio, il Signore, l’Onnipotente potrebbe convertire tutto il mondo, mostrarsi anche agli atei, ma non lo fa. Egli, non vuole dei robot, vuole persone che lo amino sinceramente con tutto il loro cuore e con tutto il loro essere.

Credo sia complicato riuscire a salvarsi quando si arriva alla fine dei propri giorni se prima non si è provveduto a ravvedersi di tutti i tuoi peccati. È vero, c’è la testimonianza del ladrone sulla croce che si convertì negli ultimi minuti della sua vita. Amen! Però non conosciamo la vita del ladrone. Chi era? Che aveva fatto? Magari aveva sentito parlare di Gesù e mai avrebbe potuto immaginare di stargli fianco a fianco nell’ora della loro morte. Una cosa è certa: non conosciamo niente di quell’uomo, neanche il suo nome. Dio ritiene cosi punto e basta!

Sicuramente le persone non convertite a Dio non comprendono perché una persona buona e brava deve finire all’inferno anche se nella vita si è comportata bene. Ma Dio non manda nessuno all’inferno! Sono 2022 anni che Lo Spirito Santo di Dio, per mezzo del sacrificio di Gesù Cristo cerca anime fra i rottami di questo mondo ormai rovinato dall’uomo per parlargli della salvezza, della loro anima persa; e lo fa attraverso uomini, donne e miracoli.

Ma la maggioranza dell’umanità Lo ha respinto dappertutto. Dalle case, dalle scuole, dalla società. Ma Dio ama ugualmente tutti. Dio ha amato anche Mario Merola. Era una Sua creatura. Però è vero anche che la conversione non è facile, devi pentirti di cuore sinceramente. Sono in molti, tanti che lo fanno; addirittura persone che si battezzano in acqua. Certo bisognerebbe appurare se i ravvedimenti e i pentimenti sono fatti di cuore. E Dio legge i cuori di ogni essere umano. Il pentimento è fatto di rimorsi verso il peccato; anche il peccato più piccolo diventa repellente al suo ricordo, odioso, vomitevole ma soprattutto ti fa perdere la pace e la comunione con Dio, ed è questo il più grande castigo che conobbe il Re Davide.

Ed è quello che conosceremo anche noi se la nostra vita spirituale decade. Insieme all’avvertimento che Dio inviò a Davide per mezzo di Nathan, c’era anche il perdono. Perché Dio ci castiga e poi cura il dolore provocato da quel castigo. Se abbiamo pentimenti i risultati saranno che l’anima è salva e l’uomo è salvato. Altrimenti quella persona rimarrà soltanto un cristiano nominale.

Noi vediamo il mondo come lo vede Dio e, crediamo ogni singola Parola che c’è scritta nella Bibbia. Ma non possiamo giudicare i morti perché non conosciamo le loro ultime ore con Gesù. Logicamente ci facciamo una nostra idea, che l’uomo saggio tiene per se e non divulga.

Spesso ho sentito dire cose del tipo: “sono andato al capezzale di mia zia; le ho preso la mano e abbiamo fatto una preghiera. Poi le ho detto: zia accetti Gesù come tuo personale Salvatore? E lei morendo ha detto sì è poi è spirata”. Quando sento queste testimonianze, Dio mi perdoni, mi viene la nausea.

Ricordiamoci che Dio non manda nessuno all’inferno, è l’uomo che ci va di sua spontanea volontà apprezzando tutto la vanità di ciò che è su questa terra. Se qualcosa va male ci si scaglia contro Dio odiandolo. Oppure non diamo importanza alla vita spirituale e muoriamo nei nostri peccati. Lo Spirito Santo è andato molte volte a bussare alla porta del cuore di tante persone come quelle appena descritte, ma ogni volta è stato respinto.

Gesù ha lasciato il Suo trono celeste, si è fatto uguale all’uomo senza mai peccare. Lo hanno infamato, insultato, deriso e poi appeso ad una croce. E anche in croce non smetteva, nonostante il Suo dolore, di chiedere al Padre di perdonare i suoi aguzzini che lo stavano torturando. Quando Gesù disse: “È compiuto” ha ricostruito una strada che non era più percorribile, la strada interrotta da Adamo ed Eva circa 10 mila anni fa.

Tutti eravamo peccatori, ma grazie al Salvatore chi si pente è visto dal Padre senza peccato, perché Dio lo vede attraverso il Figlio e lo vedo giusto, puro; anche se fosse il peggior uomo sulla terra. La Giustizia di Dio tramite il Figlio ha fatto il suo corso, perché nulla di impuro può entrare nel Regno di Dio. Se si è buoni o cattivi non ha valore; ha valore un leale pentimento è una sincera conversione.

Chi legge la Bibbia o magari ammorbidisce il suo cuore, può facilmente capire che oltre al sacrificio fatto da Gesù, nessun altro poteva farlo. Padre Pio, Teresa di Calcutta, la madre Maria, i santi, erano tutti peccatori come noi, ed anche loro hanno avuto bisogno del Salvatore. Maria era pia, si atteneva alla religione dei padri.

“Quando furono compiuti gli otto giorni dopo i quali Egli avrebbe dovuto subire la circoncisione, gli fu messo il nome Gesù, così come aveva detto l’angelo prima che fosse concepito.
Quando furono compiuti i primi giorni della purificazione (da cosa se non DAL PECCATO?), il bambino fu portato a Gerusalemme per presentarlo al Signore, così come è scritto nella legge Signore: “Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore”. A ciò si aggiunse il sacrificio di cui parla la legge del Signore, di un paio di tortore o di giovani colombi”(Luca 2:21-24).

Il mondo per mezzo del diavolo ha ingannato miliardi di uomini. Incominciò con Caino e non si è più fermato. Solo quando Cristo ritornerà finiranno tutte le sue opere malvagie. Satana ha inventato milioni di religioni per distrarre l’uomo dalla verità, ma solo la Via di Gesù porta in cielo, ricordiamolo!

Che bisogna fare quindi? Bisogna pentirsi di tutti i propri peccati, e solo allora si otterrà la pace con Dio e la vita eterna.

“Chi crede nel Figliolo ha (non “spera di avere”, ma ne ottiene il possesso immediatamente!) vita eterna (Giovanni 3:36).
Mi auguro di incontrare Mario Merola nel cielo!
Corin Francesco La Manna

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