Non c’è paragone tra te e il mondo, tu sei nientedimeno la luce del mondo

bimba-con-la-candela-accesaLuca 7: 24 | quando gli inviati di Giovanni se ne furono andati, Gesù cominciò a parlare di Giovanni alla folla: «che cosa andaste a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? 25 ma che cosa andaste a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Ecco, quelli che portano degli abiti sontuosi e vivono in delizie stanno nei palazzi dei re. 26 ma che andaste a vedere? Un profeta? Sì, vi dico, e uno più di un profeta. 28 io vi dico: fra i nati di donna nessuno è più grande di Giovanni; però, il più piccolo nel regno di Dio è più grande di lui. 29 tutto il popolo che lo ha udito, anche i pubblicani, hanno riconosciuto la giustizia di Dio, facendosi battezzare del battesimo di Giovanni; 30 ma i farisei e i dottori della legge, non facendosi battezzare da lui, hanno respinto la volontà di Dio per loro. 31 a chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione? A chi sono simili? 32 sono simili a bambini seduti in piazza, che gridano gli uni agli altri: “vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; abbiamo cantato dei lamenti e non avete pianto”.

La generazione moderna sta cercando di escludere il pensiero e la testimonianza cristiana in ogni forma possibile per cui il vero credente dovrà sostenere il rigetto del mondo ma voglio incoraggiarti in questo giorno a sentire invece il privilegio di appartenere al Signore, continua a profetizzare il suo ritorno e a predicare il Regno che viene con coraggio.

Abbiamo visto nel devozionale precedente lo sviluppo e la risoluzione del dubbio di Giovanni Battista, oggi vediamo la preziosità dei suoi servi agli occhi del Signore, Egli non vuole che l’attenzione dei discepoli rimanga focalizzata sull’episodio di debolezza del profeta ma sia invece sulla grandezza della sua vita e del suo ministerio.

Il Signore ti difenderà sempre, se vieni da una situazione di debolezza spirituale e ne sei dispiaciuto, sappi che, come un buon Padre, in privato ti potrà riprendere e disciplinare ma testimonierà di te, un incidente non pregiudica la tua fede, devozione e servizio, tu non perderai niente della tua ricompensa perché la bibbia dice:

Eb. 6:10 Dio infatti non è ingiusto da dimenticare l’opera vostra e l’amore che avete dimostrato per il Suo nome con i servizi che avete resi e che rendete tuttora ai santi.

La testimonianza del Signore inizia riportando l’attenzione dei presenti sugli inizi del ministero di Giovanni, sul frutto di quest’uomo dal passato e non sul dubbio presente, la sua fermezza dottrinale che gli permetteva di non essere una canna sbattuta dal vento del compromesso, la scelta di vivere in modo essenziale e sobrio e non in morbidi vesti e splendidi palazzi, in questo modo il Signore dice che ha apprezzato le tue scelte e le tue rinunce.

Una potente testimonianza dal cielo sosterrà uomini e donne come Giovanni, Gesù ti mostrerà agli uomini come un esempio, se tu parlerai di Lui Egli parlerà di te, l’opera che sta facendo dentro di te da tempo gli permetterà di manifestare la tua vita come quella di un degno testimone e addirittura come un modello imparagonabile.

La testimonianza del Signore verso Giovanni arriva al massimo quando dice che egli è il più grande tra gli uomini della sua generazione, questo è il valore che Gesù dà ai cristiani anche di questo tempo, più grandi dei grandi di questo mondo, più grandi di quelli che li disprezzano e addirittura li uccidono, da sempre il mondo non è stato degno dei servi di Dio:

Eb 11:36 furono messi alla prova con scherni, frustate, anche catene e prigionia. 37 furono lapidati, segati, uccisi di spada; andarono attorno coperti di pelli di pecora e di capra; bisognosi, afflitti, maltrattati 38 (di loro il mondo non era degno), erranti per deserti, monti, spelonche e per le grotte della terra.

Gesù dice che non c’è paragone tra i Suoi servi e gli uomini di questo mondo

2 Cor. 6:14 infatti che rapporto c’è tra la giustizia e l’iniquità? O quale comunione tra la luce e le tenebre? O quale relazione c’è tra il fedele e l’infedele? 16 e che armonia c’è fra il tempio di Dio e gli idoli? Noi siamo infatti il tempio del Dio vivente,

Li definisce bambini seduti in piazza che si gridano gli uni agli altri la loro incapacità di reagire, non ballano e non piangono.

31 a chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione? A chi sono simili? 32 sono simili a bambini seduti in piazza, che gridano gli uni agli altri: “vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; abbiamo cantato dei lamenti e non avete pianto”.

Gesù incalza e chiede” a chi paragonerò gli uomini di questa generazione”, in un mondo immorale dobbiamo sentire il forte peso di essere un esempio per tutti, non cadere nei luoghi comuni di chi ti vuole confuso, debole e fragile, forza mettiti in piedi il signore ti sta manifestando, mentre si elevano modelli di buonismo laico e si citano frasi di gente che non ha voluto Cristo, di una saggistica impregnata di debole umanesimo, il Cristo ti prende e ti dice che devi stagliarti su questa generazione perché nessuna testimonianza è pari a quella cristiana, nessun popolo è più del popolo di Dio, non c’è paragone tra te e il mondo, tu sei nientedimeno la luce del mondo e il sale della terra.

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Tino Di Domenico | Notiziecristiane.com

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