Celebrazione di se stessi: (Proverbi 27:2). Oggi viviamo in un mondo dove c’è molta autocelebrazione. Un campione mondiale di pesi massimi “Cassius Clay” dichiarò di essere il migliore. Molte persone come lui nel mondo dello sport si pavoneggiano. Spesso si lamentano per il poco apprezzamento nei loro confronti e addirittura che sono sottopagati. Ci sono anche celebrità che si vestono in un modo strano è hanno comportamenti bizzarri per farsi pubblicità. Anche nel mondo degli affari è diventato molto comune autocelebrarsi. Dirigenti ambiziosi attuano strategie più o meno oneste per arrivare più in alto e spesso usano i mass media per accrescere la propria notorietà.
Nel libro di Daniele si racconta che il re di babilonia “Nabucodonosor” dichiarò: “Non è questa la grande Babilonia che io ho costruito come reggia per la gloria della mia maestà con la forza della mia potenza?” Il re si gloriava di se stesso. E’ più facile gloriarsi che aspettare di essere riconosciuti per i propri meriti. Gesù è il più grande uomo mai esistito eppure una delle Sue più grandi virtù era l’umiltà. Il Padre lo riconosceva e la gente anche ma mai Egli si autocelebrò. Seguiamo il suo esempio magnifico!
Salvatore Bellomia
(notiziecristiane.com)
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