PREOCCUPATO APPELLO SULLA SIRIA DA IGFM
Dalla Germania arriva un appello della Società internazionale per i diritti dell'uomo (Internationale Gesellschaft für Menschenrechte, IGFM), denso di preoccupazione per quanto potrebbe ancora accadere in Siria ai danni delle minoranze (alauiti, curdi, cristiani, drusi...).
Karolina Frischkopf: Impatto drammatico!
A perdere non è soltanto la Svizzera. Molti paesi dipendono da un ordine mondiale basato su regole, negoziati e accordi. Quando questi Stati si riuniscono per difendere i propri valori, questo, in un mondo così globalizzato e interdipendente come quello attuale, ha sicuramente un effetto sui grandi Stati: nemmeno loro riescono più a farcela da soli. (Da: reformiert.info; trad.: G. M. Schmitt)
Egli è stato rigettato dai Suoi fratelli
Oggi ti invito a leggere questo estratto scritto da un mio amico, il pastore Patrice Martorano. Mi ha fatto molto bene leggerlo e sono sicuro che anche per te sarà una benedizione...Quanto è difficile andare controcorrente! Alla maggioranza delle persone non piace farlo... e questa è una realtà anche fra i nostri fratelli cristiani. Giosuè, Caleb e Mosè presero posizione contro il resto del popolo d’Israele decidendo di andare oltre, di entrare nella terra promessa. Certamente correvano dei rischi, ma Dio era con loro. La maggioranza non volle saperne niente, anzi, costoro volevano addirittura lapidarli.Molti leader biblici hanno sperimentato il rigetto da parte dei credenti. Paolo visse quattordici anni nell’ombra, prima di diventare un apostolo maggiore, per colpa di una mancanza di fiducia da parte dei suoi fratelli in Cristo. Giuseppe sperimentò tredici anni di tristezza come risultato della gelosia dei suoi fratelli, prima di diventare primo ministro in Egitto. E cosa dire di Gesù? È stato rigettato per tre anni e mezzo prima di essere riconosciuto come Re dei re.Un giorno, ho letto questa storia: “Molti clienti, arrivati con largo anticipo per una grande vendita, si erano messi in coda al lato di un negozio molto popolare, che non era ancora aperto. Arrivò un uomo che superò tutta la coda. Prima che potesse arrivare alla porta d’entrata, la folla reagì e lo respinse con violenza. Gli eventi si susseguirono molto velocemente: insulti e botte si riversarono su di lui e la situazione precipitò in un caos disordinato...” Per farla breve, quest’uomo finì al pronto soccorso con contusioni multiple. Ma la cosa più sorprendente è stata sapere che la folla aveva respinto la persona che era venuta ad aprire il negozio, in modo che la vendita potesse iniziare! Molto spesso i credenti agiscono nello stesso modo verso coloro che vengono ad aprire nuove porte. Gesù ne è l’esempio supremo.Essere rigettati da quelli che non conoscono Dio è più facile da accettare che essere rigettati dai propri fratelli e sorelle. Vorrei parlare a tutti coloro che hanno sperimentato il rigetto dicendo loro: “Fatti coraggio!” Anche se la situazione è difficile, Dio la utilizzerà per i Suoi piani. Non lasciare che l’amarezza abbia il sopravvento nel tuo cuore, ma credi in Dio che si prende cura di quelli che Egli chiama!
Guarito dal cancro: testimonianza di Salvatore Casolla.
Mi chiamo Salvatore. Prima di conoscere Gesù ero un alcolizzato e tossicofarmaco da 21 anni. Poi un giorno, nel 2000, mi diagnosticarono un tumore maligno alla vescica e da quel giorno la mia esistenza è andata sempre più a peggiorare perché non riuscivo ad accettare la malattia di cui ero affetto, e il mio corpo deperiva, giorno dopo giorno, inesorabilmente.
“Kill Me a Son”: il meraviglioso scandalo del sacrificio di Abramo
Dio non ha chiesto ad Abramo di portare a termine il sacrificio. Un venerdì oscuro, Dio avrebbe provveduto. L’amato Figlio del Padre avrebbe camminato volentieri su quella collina, portando la legna sulle spalle. Lì sarebbe stato ucciso per salvare e benedire il mondo.
Sì all’intervento di quattro malati alla Consulta contro il suicidio assistito: «Vogliamo protezione, non...
In attesa del pronunciamento da parte della Corte Costituzionale, c’è stata oggi comunque grande soddisfazione poiché si è trattata di una prima volta storica, come hanno dichiarato gli avvocati Carmelo Domenico Leotta e Mario Esposito. Per la prima volta, infatti, sono stati riconosciuti come «portatori di interesse a partecipare al processo» malati con prognosi infauste che si oppongono al suicidio assistito. Una «grande vittoria» la definisce l’avvocato Leotta, rafforzata dalla posizione espressa dall'avvocato dello Stato Ruggero Di Martino, che nel suo intervento ha ribadito che non c’è «un diritto al suicidio né un obbligo dei medici di concorrere a una volontà suicidaria»https://www.provitaefamiglia.it/blog/si-allintervento-di-quattro-malati-alla-consulta-contro-il-suicidio-assistito-vogliamo-protezione-non-abbandono
La comunità cristiana
Il terzo elemento è costituito dalla comunione rinnovata.cLa comunità cristiana si ritrova insieme non solo per poter ascoltare la Parola e per lodare e pregare Dio, ma assume anche un concreto impegno economico di sostegno diaconale per gli elementi più deboli: si attivano pertanto dei servizi particolari in cui tutti e tutte prendono parte. Amen.
Iran: Un cristiano incarcerato è stato picchiato per aver richiesto cure. Ha problemi cardiaci
Cresce la preoccupazione per lo stato di salute di Amir-Ali Minaei, 31 anni, detenuto per la seconda volta nel carcere di Evin, a Teheran, dall’aprile del 2024. Il giovane cristiano iraniano ha problemi cardiaci ed è stato recentemente picchiato per aver chiesto di essere visitato da un cardiologo.
COSA SIGNIFICA ESSERE UN SERVO
di Brian L. Harbour – Dopo la conversione, molti credenti si chiedono: “E adesso? Ora che sono stato riscattato dalla schiavitù di Satana e liberato dal peso dei miei peccati, cosa devo fare?”. Nell’introduzione della sua epistola a Tito, Paolo dà una risposta a questo interrogativo coll’appellativo che applicava a sé stesso. Lui si definiva: “Servo di Gesù Cristo”.
Diverse parole greche hanno il significato di servo. “Diaconos” era il servo che ministrava. “Therapon”era l’assistente. “Oiketes” era il servo domestico.
3 motivi per cui evitiamo l’evangelizzazione
In un’epoca post-cristiana, non possiamo dare per scontato nessun presupposto di base in coloro che cerchiamo di raggiungere con il Vangelo. Dobbiamo quindi prestare attenzione come ci poniamo e ad ascoltare bene, per avere un approccio quanto più simile al modo in cui il nostro prossimo vede il mondo e lo vive. Altrimenti, parleremo di termini – anche biblici – che saranno semplicemente fraintesi o rifiutati del tutto.