Leggendo la Bibbia ci ritroviamo spesso davanti a personaggi che si ritrovano nel bel mezzo di un fallimento e che Dio, per grazia e con tanto amore, ha rialzato e ne ha fatto dei condottieri.
C’è un personaggio, però, che ha vissuto questo processo al contrario; sto parlando di Sansone.
Egli era stato scelto fin dal ventre di sua madre per compiere una grande missione: salvare Israele dai Filistei. Dio era con lui, ma la sua vita ebbe un triste epilogo; quale fu la causa? Il suo carattere! Non fu l’altezza della missione e dell’unzione che vi erano nella sua vita. I problemi più forti che gli creò furono tre:
1) Non riuscì a controllare i suoi istinti sessuali, perché le donne erano la sua debolezza.
2) Non fu in grado di controllare la sua ira, perché era violento, e in tutta la sua storia possiamo notare che risentimento e rabbia lo portarono a compiere azioni orribili.
3) Giocò con l’unzione, la prese come un gioco, tanto a sé che, appena ne ebbe l’occasione, gli provocò la perdita della sua consacrazione all’Eterno e lo rese uguale agli altri uomini.
Sansone non ebbe alcun autocontrollo e quindi, sebbene fosse destinato a gradi gesta, finì con l’essere l’oggetto dello scherno dei suoi nemici.
Caro lettore, i difetti caratteriali che permettiamo a Dio di curare, possono fermarci a metà del cammino e farci perdere il proposito di Dio.
Non permettere che ciò accada, ma presta attenzione al tuo carattere!
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