Essere ansiosi non vuol dire fare dei piani leciti per il futuro o essere prudenti nell’amministrazione dei nostri beni. La Bibbia ci insegna a fare disegni e a essere buoni amministratori nel gestire le nostre energie e finanze,“Va’, pigro, alla formica; considera il suo fare e diventa saggio! Essa non ha né capo, né sorvegliante, né padrone; prepara il suo nutrimento nell’estate e immagazzina il suo cibo al tempo della mietitura. Fino a quando, o pigro, te ne starai coricato? Quando ti sveglierai dal tuo sonno? Dormire un po’, sonnecchiare un po’, incrociare un po’ le mani per riposare… La tua povertà verrà come un ladro, la tua miseria, come un uomo armato”. Proverbi 6:6;11.
Curarsi di qualcosa o preoccuparsi di farla in modo corretto non è essere ansiosi. Dio si aspetta da noi una preoccupazione giusta ed equilibrata riguardo agli eventi della vita.
Il termine “ansia” in greco significa “rottura o divisione interna che provoca distrazione” e indica uno stato d’animo che presume la presenza di un conflitto interno. L’ansia ci opprime con timori e ci soffoca con la paura e l’incertezza per il nostro futuro. Diventiamo ansiosi quando pensiamo in modo esagerato ai nostri problemi e ci preoccupiamo smodatamente per le cose sulle quali non possiamo avere un controllo completo. Noi non abbiamo il potere di gestire la nostra vita con piena certezza, “E ora a voi che dite: «Oggi o domani andremo nella tale città, vi staremo un anno, trafficheremo e guadagneremo»; mentre non sapete quel che succederà domani! Che cos’è infatti la vostra vita? Siete un vapore che appare per un istante e poi svanisce. Dovreste dire invece: «Se Dio vuole, saremo in vita e faremo questo o quest’altro». Giacomo 4:13-15
Giacomo ci insegna a realizzare che per ogni cosa riguardante i nostri progetti futuri dovremmo dire: “Se Dio vuole” … poiché Egli ci dà vita, forza, salute, capacità, intelligenza e risorse per adempiere ogni cosa.
L’ansia è un peccato!
Dio ci chiede di non essere ansiosi, quando lo siamo veniamo meno a un suo preciso comandamento. Perciò vi dico: non siate in ansia per la vostra vita, di che cosa mangerete o di che cosa berrete; né per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non è la vita più del nutrimento, e il corpo più del vestito? Matt. 6:25
L’ansia mette in noi il dubbio sulla cura di Dio per la nostra vita. Dio creatore nostro non ci ha creati e lasciati al nostro “destino” ma egli ci ha promesso: “…ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell’età presente”. Matteo 28:20
Non dobbiamo temere, non siamo mai soli.
Anche l’apostolo ai Filippesi dirà: “Non siate in ansietà per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento. E la pace di Dio, che sorpassa ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesù”. Filippesi 4:6-7
L’ansia secondo il consiglio di Paolo si combatte con la preghiera. La preghiera è un arma potente.
L’ansia nasce nell’ istante che ci rendiamo conto di non saper gestire un problema, quando non ne abbiamo il pieno controllo. L’apostolo Pietro dirà nella sua lettera: “gettando su di lui ogni vostra preoccupazione, perché egli ha cura di voi”. 1 Pietro 5:7
Attraverso la preghiera, noi spostiamo il nostro “affanno” “ciò che schiaccia la nostra anima” su Dio.
Paolo dice di non essere ansiosi “per cosa alcuna”, ma di pregare “per ogni cosa”. In preghiera noi possiamo presentare a Dio qualsiasi cosa, lui regna, è il sovrano su tutta la creazione e su ogni creatura, non esiste cosa troppo difficile o ingestibile per lui.
Una volta che noi ci liberiamo del nostro problema, e tramite la preghiera lo riversiamo su Dio, l’apostolo ci dice che la pace di Dio custodirà i nostri cuori e le nostre menti. La pace di Dio costruisce delle mura intorno al nostro cuore e alla nostra mente non permettendo che influenze esterne e situazioni di vario genere ci rechino ansia, pesantezza e tristezza. Ciò non vuol dire che noi siamo sempre liberati dal problema, a volte il problema resta momentaneamente lì, ma il nostro cuore non è più appesantito da esso.
Noi non possiamo gestire ogni cosa.
Se pensi di poter risolvere ogni cosa da solo non farai altro che ammalarti fisicamente, emozionalmente e spiritualmente e probabilmente non risolverai neanche il tuo problema.
Dio ha cura di noi. Lui si preoccupa quando ci vede oppressi da situazioni tristi e desidera sollevarci, ma può farlo solo attraverso la preghiera. La preghiera è il “veicolo” con il quale Dio porta pace in noi e prende su di se le nostre ansietà.
“Getta sul SIGNORE il tuo affanno, ed egli ti sosterrà; egli non permetterà mai che il giusto vacilli”.
Salmo 55:22
Francesco Caldaralo – notiziecristiane.com
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