Processo di Guarigione e Liberazione

guarigioneNel Nuovo Testamento troviamo una potente verità portatrice di grande speranza per tutti coloro che vivono o hanno vissuto in una vita di peccato. Coloro che sono schiavi di dipendenze, di qualsiasi genere, possono trovare libertà in Cristo Gesù. Da alcune condizioni di peccato si esce in un istante mediante la potenza liberatrice diGesù, da altre situazioni peccaminose di dipendenza si viene fuori attraverso unprocesso progressivo e dinamico accompagnato sempre dalla potenza liberatrice diCristo. Bisogna desiderare di essere liberi!
La verità che desidero evidenziare si trova nella prima lettera ai Corinzi (6:11).
“E tali eravate alcuni; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signor Gesù Cristo, e mediante lo Spirito dell’Iddio nostro.”
Alleluia …”… E tali eravate alcuni di voi …”, l’apostolo Paolo elenca una lista di coloro che avevano trasgredito gli intendimenti di Dio, tra cui adulteri, fornicatori ed omosessuali.
L’apostolo prosegue dichiarando: “… ma siete stati giustificati”, o resi giusti davanti a Dio da Gesù, il che significa una trasformazione di posizione, da peccatori quali siamo, appariamo davanti a Dio giusti, per mezzo del sangue di Gesù sparso sulla croce. Non siamo più considerati come miseri peccatori, ma siamo potenzialmente santi.
In Cristo Gesù c’è una speranza VIVA di uscire da ogni tipo di “prigione” e schiavitù, anche, di tipo sessuale.
Dentro di noi avviene un combattimento tra le due posizioni e dobbiamo far fronte in modo realistico tra ciò che esiste nelle nostre vite e ciò che sarà un giorno. E’ importante realizzare che la sessualità è una trama complessa di desideri e di attitudini, modellati da quello che la società di oggi pensa e dichiara come “atteggiamenti leciti”. Inutile dirlo, che questo intrigo di desideri e mentalità soprattutto occidentale, non si distrugge istantaneamente al momento della nostra conversione a Cristo, ma va “sbrogliata” mediante il rinnovamento della nostra mente e del nostro cuore (Romani 12:2).
Come già accennavo da alcune dipendenze ci vuole decisione, impegno, costanza ecompleta arresa a Cristo, un processo dal quale è difficile esonerarsi.
Paolo scrive: “Siete stati santificati”, la traduzione intende dire: “venite progressivamente santificati”. Santificazione significa: “tendere alla perfezione, incamminarsi verso essa”.

La santificazione è un processo attraverso il quale veniamo messi a parte per Dio.

La salvezza che realizziamo attraverso il sacrificio e la resurrezione di Cristo non è solo circoscritta ad una scelta iniziale a seguire Gesù, essa è anche un processo che ci porterà a prendere diverse scelte e a ricevere una serie di liberazioni (Filippesi 2:12). La Salvezza come la santificazione è al tempo stesso un evento iniziale e un itinerario, contrassegnata dalla nostra scelta di ricevere Gesù nella nostra vita e di imparare a camminare nella Sua potenza mediante la santificazione.
La Santificazione ci permette di essere santi o di separarci sempre più dal nostro peccato, essendo sempre più consapevoli della nostra nuova identità in Cristo. Colui che ci santifica è lo Spirito Santo (1Pietro 1:2).

Gesù è venuto per portare guarigione e liberazione fisica, psicologica e spirituale, ma fino al suo ritorno, le nostre vite sulla terra saranno limitate dal carattere decaduto del nostro io e dell’io di coloro che ci circondano. Non saremo completamente liberi e perfetti finché non lo vedremo faccia a faccia. Purtroppo sperimenteremo ancora dei fallimenti edelle “cadute” insieme ad altre tante vittorie. Avremo sempre in noi la “tendenza” a peccare con la differenza che ora in Cristo siamo resi partecipi della natura divina.
Nonostante ci troviamo in questo periodo di “passaggio” tuttavia è possibile realizzare la sua potenza guaritrice.
Dobbiamo attendere ed aspettarci grandi vittorie in conseguenza però anche di grandi combattimenti e resistenza fisica.
Ci renderemo conto che durante questo processo dinamico, diventeremo sempre più quello che in realtà in Cristo siamo già potenzialmente: LIBERI, ma nella nostra mente fin da subito dev’essere chiaro quello che diventeremo, il nostro stato finale.
1Giovanni 3:2 Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non è stato ancora manifestato ciò che saremo. Sappiamo che quand’egli sarà manifestato saremo simili a lui, perché lo vedremo com’egli è.
Il percorso è segnato da una costante ubbidienza verso Dio che interviene con “tocchi” diguarigione, una liberazione che avviene progressivamente. A volte in questo percorso sentiremo forte la presenza di Dio in noi e il suo impatto, a volte non sentiremo “nulla”, ma dovremo andare avanti per fede, consapevoli che la sua mano sta lavorando e sta guarendo.
2Corinzi 5:7 (poiché camminiamo per fede e non per visione).

In questo processo è necessario essere sinceri con noi stessi ma soprattutto con Dio. Un sincero resoconto dei nostri peccati e dei nostri bisogni davanti a Dio è fondamentale per la nostra guarigione e anche per evitare di illudere noi stessi nel restare in silenzio celando il nostro peccato. È importantissimo confessare il nostro peccato.
Salmi 51:8 “Ma tu vuoi la sincerità del cuore e nell’intimo mi insegni la sapienza”.
La confessione rompe l’inganno del peccato. Essa è il primo passo verso la liberazione ela guarigione. Non bisogna demonizzare una dipendenza piuttosto che un’altra. Ogni schiavitù e dipendenza può essere debellata nel nome di Gesù.
La dipendenza della quale uno è succube, ai suoi occhi, sembrerà più grande di qualsiasi altra dipendenza, sembrerà che tutti intorno a lui siano immuni e che lui solo sia lo “schiavo” e il peccatore. Bisogna invece palesare a persone fidate il proprio bisogno epeccato, scoprendo così che altri stanno già facendo lo stesso percorso. Questo aiuterà a non restare “schiacciati” dal senso di paura, timore e di inganno che si annida nei cuori.

L’omosessualità per esempio, come altre dipendenze, è spesso legata a una paura e a un inganno dalle molte sfaccettature. Satana è il padre della falsità e si diverte con le nostre tendenze mediante l’inganno. Lui cerca di pervertire il significato stesso di sessualità e difar passare un messaggio differente da quello biblico, facendolo passare come “eticamente” corretto e socialmente accettato. Ciò è un inganno! Il fatto che oggi la società intorno a noi accetti alcuni modi di vivere la sessualità non vuol dire che essi non vadano in contrasto con il volere di Dio.
Romani 1:26-32 Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l’uso naturale in quello che è contro natura; similmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri commettendo uomini con uomini atti infami, ricevendo in loro stessi la meritata ricompensa del proprio traviamento. Siccome non si sono curati di conoscere Dio, Dio li ha abbandonati in balìa della loro mente perversa sì che facessero ciò che èsconveniente; ricolmi di ogni ingiustizia, malvagità, cupidigia, malizia; pieni d’invidia, diomicidio, di contesa, di frode, di malignità; calunniatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza affetti naturali, spietati. Essi, pur conoscendo che secondo i decreti di Dio quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette.

L’avversario dell’uomo (Satana) desidera “rubare, uccidere e distruggere” Giovanni 10:10, si oppone alla vita esuberante che è nella volontà di Dio.

Il secondo passo che segue la confessione è il pentimento.
Una volta coscienti del peccato, bisogna confessarlo e pentirsi, cioè decidere con tutto se stessi di abbandonarlo completamente.
1 Tessalonicesi 4:3-4 Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che v’asteniate dalla fornicazione, che ciascun di voi sappia possedere il proprio corpo in santità ed onore.
Decidere di abbandonare il peccato e di astenersi come dice Paolo da esso, non comporta il fatto che non si desidera più fare certe cose fin da subito, la nostra carnalità griderà, ma mediante la potenza dello Spirito Santo è possibile mortificare i cattivi desideri Romani 8:13.
Bisogna fuggire dalla tentazione.
1Corinzi 10:13 Nessuna tentazione vi ha còlti, che non sia stata umana; però Dio èfedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze; ma con la tentazione vi darà anche la via di uscirne, affinché la possiate sopportare.

Non si deve affrontare la tentazione faccia a faccia, è da sciocchi farlo, davanti alla tentazione bisogna chiedere a Dio la via di fuga che Egli ha promesso nella Sua Parola didarci.
Dopo aver confessato il peccato e abbandonato, dobbiamo avere tanta pazienza nella certezza che Dio ci permetterà di superare ogni legame e ogni dipendenza. Dobbiamo permettere a Gesù, attraverso la sua Parola, di ricostruire la nostra identità deturpata dal peccato. Cercare punti di riferimento spirituali come chiese, leader, che possano aiutarci in questo processo è di fondamentale importanza. Non bisogna restare soli nella battaglia contro il peccato e durante il processo di guarigione. Abbiamo bisogno di altri nella nostra vita. Altri a quali poter confessare i nostri successi e anche gli insuccessi affinché siamo guariti.
Se si resta soli si diventa facile preda.
1Pietro 5:8 Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare.

E’ importante durante questo processo fuggire dall’attitudine di “vittimismo”, frasi del tipo: “io non c’è la farò mai” “io non sono come lui” “io non sarò mai guarito” “non sarò mail libero”, sono frasi che dobbiamo tenere lontane dalla nostra mente per evitare diessere condizionati da esse, perché la Parola di Dio dice il contrario. Gesù ha portato sulla croce i nostri peccati, le nostre malattie ed i nostri dolori.
Leggi cosa dice il profeta Isaia al capitolo 40:28-31 leggiamo: “Non lo sai forse? Non lo hai udito? Dio eterno è il Signore, creatore di tutta la terra. Egli non si affatica né si stanca, la sua intelligenza è inscrutabile. Egli dà forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato. Anche i giovani faticano e si stancano, ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi.”

Chi spera in Dio troverà forza per “volare” sulle circostanze.
Caro amico\a persevera e vincerai!
Ebrei 10:36 Infatti avete bisogno di costanza, affinché, fatta la volontà di Dio, otteniate quello che vi è stato promesso.

Francesco Caldaralo – notiziecristiane.com

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