La polizia ha sospetti sui suoi incontri con l’ex ambasciatore Usa Gary Locke e sui suoi viaggi in Giappone. Ma dolgono soprattutto le sue critiche all’apparato del Partito e alle carriere dei principini. Pechino – L’avvocato per i diritti umani Pu Zhiqiang(v. foto) rischia di essere incriminato per “collusione” con potenze straniere, rischiando di essere condannato a 10 anni di prigione.
In un lungo interrogatorio verso il dissidente, la polizia cinese gli ha chiesto di spiegare perché egli abbia visitato l’ex ambasciatore Usa a Pechino, Gary Locke; perché abbia compiuto diversi viaggi in Giappone; e soprattutto perché sui suoi blog abbia “insultato” alcuni politici, fra cui il nipote di Mao Zedong, Mao Xiyu.
Zhang Sishi, avvocato di Pu, ha spiegato in pubblico che l’incontro di Pu con Locke, avvenuto lo scorso febbraio, era stato causato da un invito di Locke che desiderava condividere con Pu una visione comune sui diritti umani.
Sui viaggi in Giappone, Zhang ha fatto notare che vi sono stati quattro viaggi in un anno, dovuti al fatto che il figlio di Pu studia in quel Paese.
Sugli “insulti”, egli ha detto che Pu si scusa per aver offeso qualcuno, ma non era sua intenzione. Un suo blog prendeva di mira il nipote di Mao, che grazie al suo pedigree familiare ha conquistato il posto di generale dell’esercito; un altro, prendeva di mira una parlamentare che si era vantata di non aver mai votato contro le proposte del governo.
Zhang e lo stesso Pu temono che questo interrogatorio sia un preludio al suo accusarlo di “spionaggio” con Paesi stranieri e a condannarlo alla prigione.
Pu Zhiqiang è molto noto per prendere le difese di operai, contadini, artisti come Ai Weiwei e membri del movimento dei Nuovi cittadini, che chiedono ai membri del Partito di rendere pubbliche le loro ricchezze.
Pu è stato imprigionato anche lo scorso maggio per aver partecipato a un seminario a ricordo del massacro di Tiananmen. Pu ha partecipato ai moti studenteschi di Tiananmen ed è una delle menti più aperte e più critiche del regime cinese.
Fonte: http://www.asianews.it/
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