Quei 223 milioni di bambini invisibili e abusati

unicef-violenza-sui-bambini-1ORRORI INVISIBILI – Unicef lancia oggi un’iniziativa globale che chiama governi e associazioni a combattere contro tutte quelle forme di violenza sui bambini: insieme alla viva testimonianza dell’ugandese Grace Akallo c’è anche l’impegno dell’attore premio Oscar Liam Neeson, ambasciatore di buona volontà dell’Unicef, pronto a fare luce su quegli “orrori invisibili” vissuti da centinaia di milioni di bambini in tutto il mondo.SALVA GRAZIE ALLA FEDE E ALL’EDUCAZIONE – Orrori come quelli sopportati da Grace che oggi, ormai trentenne, racconta il suo incubo: “All’inizio avevo perfino paura a picchiare qualcuno, perché temevo di fargli male. E quando ho dovuto uccidere un altro essere umano… mi ha distrutta”. Grace non dimenticherà mai la paura e la solitudine provati: “Tendevo a isolarmi, ma non tanto per quello che avevo passato, per le botte e le molestie sessuali, ma perché mi ero lasciata alle spalle tutti i miei amici”. Ma Grace ha trovato una nuova vita: “Aver trovato la fede in Cristo Gesù e  una scuola, sono state le cose migliori che mi siano capitatate. La fede e l’educazione danno speranza. Io ho avuto la speranza di un futuro migliore”.

LE “GRACE” DI TUTTO IL MONDO – Grace, oggi, non vive più per se stessa e ha deciso di rendere costruttiva la sua tragica esperienza: “Devo usare la mia vita per uno scopo… Non per piangere pensando a quello che mi è successo – dice – Io sono stata aiutata, ma che ne è di quelle ragazze che ancora stanno soffrendo? Continuano a essere picchiate, rifiutate. Non hanno casa, non hanno famiglia, non hanno accesso alle strutture sanitarie, alle scuole. Non hanno nulla”.

223 MILIONI DI BAMBINI INVISIBILI – Secondo i dati diffusi oggi dall’Unicef, sono 223 milioni i minori vittime di abusi nel mondo. 150 milioni di bambine e 73 milioni maschi sotto i 18 anni che hanno sperimentato violenza e sfruttamento sessuale. L’OMS parla anche di 1,2 milioni di bambini finiti nel traffico di esseri umani in ogni angolo del pianeta. E la campagna ENDviolence against children mira proprio a far diventare “visibile l’invisibile, come dichiarato dal direttore Antony Lake: “Ogni volta che un bambino subisce un atto di violenza, ovunque esso si trovi, dobbiamo farci sentire e manifestare la nostra indignazione e rabbia”.

“Chi scandalizza e faccia cadere uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli legassero intorno al collo una enorme pietra da mulino e fosse gettato negli abissi del mare” (parole di Gesu’ in Matteo 18, 6, e testi paralleli: Mc 9, 42 / / Lc 17, 2).

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