Questo è tempo di carnevale… “tante maschere e pochi volti!”

Coriandoli e frittelle, stelle filanti, maschere, costumi, chiacchiere e bugie. È il carnevale: tempo dello scherzo, della leggiadria, dell’incoscienza.

Di fronte alla sfilata di tante maschere su grandi e piccini, è inevitabile che risuoni nelle orecchie il monito, di pirandelliana memoria: imparerai a tue spese che nel lungo tragitto della vita incontrerai tante maschere e pochi volti.

In parte, è vero: sono molti i ruoli che ciascuno di noi ricopre nella nostra vita, a seconda dei luoghi e delle persone che frequentiamo, del contesto in cui ci inseriamo, del lavoro e del divertimento che scegliamo di fare. Siamo studenti, professori, liberi professionisti, impiegati. Ma sulle piste da sci diventiamo sciatori, in una città diversa dalla nostra siamo turisti, per i boschi siamo escursionisti, in casa d’altri siamo ospiti, all’amico siamo amici.

Quant’è triste, però, quando ci accorgiamo che stiamo recitando un copione, abdicando a vivere veramente la nostra vita. La recitazione è arte eccelsa, che però non deve mai superare il sacro confine del palcoscenico, oltre il quale, invece che essere utile e catartica, diventa solo dannosa.

Che il Carnevale, in questo senso, possa essere davvero l’eccezione alla regola, per cui la nostra vita è volta a costruire un volto autentico, di cui non abbiamo a vergognarci di fronte a chicchessia lasciando alla Parola di Dio [Proverbi 3: 1,4] di guidarvi in ogni nostra direzione.

Vincenzo Lipari | Notiziecristiane.com


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