Roma: Sul caso di via delle Amazzoni e del Pastore perseguitato…

ManiAlCieloAfricaROMA – È apparsa nelle cronache la notizia che una chiesa apostolica nigeriana in via delle Amazzoni avrebbe tenuto segregata e violentato una donna nigeriana di trentotto anni. In proposito la Chiesa apostolica in Italia ha rilasciato questa dichiarazione: «Prendiamo atto con profondo sconcerto di ciò che è stato riportato nelle ultime ore dai mass media. La Chiesa apostolica in Italia ripone nell’Autorità giudiziaria ogni fiducia nell’acclaramento dei fatti. Simili comportamenti sono deprecabili e ripugnanti, offendono il valore della dignità personale e la sacralità della vita. Valuteremo, in seguito, se sia il caso di costituirci parte civile nell’eventuale processo e comunichiamo sin da ora l’avvio di una verifica interna nei confronti dei soggetti coinvolti. Abbiamo provveduto a disporre la sospensione del ministro di culto indagato con effetto immediato come misura cautelativa nei confronti della comunità e nei confronti del pastore, le cui responsabilità e la cui colpevolezza sono ancora da accertare».

«Siamo certi che – prosegue la dichiarazione – qualsiasi fatto emergesse dall’indagine disposta dall’Autorità giudiziaria, sarà subito evidente la totale estraneità della Chiesa apostolica in Italia».

A evangelici.net, Andrea Thomas, responsabile della chiesa apostolica di Roma, spiega: «Siccome conosco bene il pastore in questione, so che le accuse mosse da parte della “vittima” sono sicuramente non vere. Lui si è coinvolto ultimamente in un lavoro di recupero di ragazze nigeriane dalla strada e penso che questa storia emerga da quel lavoro di testimonianza. Vi chiedo di pregare per il pastore, per sua moglie e i figli piccoli, che cercheremo di seguire e di aiutare come possibile, perché li riteniamo “le vere vittime” di questa macchinazione. Intanto la comunità nigeriana di Torre Angela si è riunita in preghiera e continuerà a farlo fino a un chiarimento delle accuse».

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