Salvezza in dono

Tutti noi nella nostra vita abbiamo ricevuto un dono. Le occasioni sono diverse: compleanni, anniversari e quant’altro ma delle volte accade che qualcuno ci elargisca un regalo senza che ci sia una causa, semplicemente per esprimerci affetto.

Tanti doni si ricevono e si fanno, ma certamente tra i tanti ognuno di noi ne ha uno che considera come speciale, il preferito, “il dono” per eccellenza. La Bibbia parla di un dono che Dio ha fatto a ogni uomo … non un dono qualsiasi ma “il dono”. Efesini 2:8, infatti, afferma che “è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non vien da voi; è il dono di Dio” e Romani 6:23 aggiunge che se è vero che “il salario del peccato è la morte”, è altrettanto vero che “il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore”.
E’ interessante considerare l’uso dell’articolo determinativo “il”: non si tratta di uno dei tanti doni ma del più grande, qualcosa che nessun altro ci avrebbe mai potuto offrire. Infatti, mentre le religioni e le filosofie riescono solo a imporre dettami freddi e asfissianti, Gesù è stato offerto affinché il rapporto tra Dio e l’uomo non fosse più formale, superficiale ma caloroso, come quello che esiste tra un padre e un figlio: non a caso è scritto in Giovanni 1:12 che a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figli di Dio.
Grazie a questo dono la ricerca di Dio diviene una meravigliosa esperienza con Colui che ci ha creati; il Signore non si accontenta di salvare l’uomo ma gli dona una vita sovrabbondante: Giovanni 10:10io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano ad esuberanza.
I doni, in quanto tali, non si ricevono per meriti e così e di Cristo e della salvezza. Dio non cerca persone con qualità spirituali o morali al di sopra della media, uomini e donne che in qualche modo possano meritare di essere salvati. Gesù nel suo predicare fu molto chiaro: “Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori” (Marco 2:17). La salvezza non è per opere ma per grazia; non la si merita ma la si accetta.
I doni, inoltre, sono elargiti a persone care, speciali e il fatto che Dio sia stato pronto a offrirci “il dono” più grande ci dimostra che Egli ci ama: infatti, mentre noi eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, è morto per gli empi. Difficilmente uno morirebbe per un giusto; ma forse per una persona buona qualcuno avrebbe il coraggio di morire; Dio invece mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi (Romani 5:6-8).
Gesù ha sofferto per l’uomo e l’ha fatto con gioia sapendo che in questo modo Egli avrebbe potuto dare una speranza di vita eterna a ogni persona (Giovanni 10:17,18 Per questo mi ama il Padre; perché io depongo la mia vita per riprenderla poi. Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me).
Sì, Gesù avrebbe potuto chiamare le schiere dell’esercito celeste per liberarlo dalla croce ma non l’ha fatto perché sapeva che il calice che stava per bere era necessario per la salvezza dell’umanità.
Gesù è il dono più grande anche perché, essendo stato uomo, ha subito le medesime tentazioni e patito i medesimi dolori (Ebrei 4:15 Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato). Quando un uomo si trova nella solitudine, nell’angoscia o in una situazione difficile può contare sulla comprensione del Figlio di Dio che prima di lui ha provato i medesimi sentimenti: di Gesù, infatti, leggiamo che, in quanto uomo, pianse, fu abbandonato, si stancò … Egli vede le lacrime che versi, l’insoddisfazione del tuo cuore, sa che a volte pensi che vivere non serva a niente; conosce le tue fatiche, i tuoi affanni, le delusioni cui sei andato incontro e proprio per questo vuole aiutarti, proprio per questo ti porge l’invito più dolce Matteo 11:28-30 Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero.
Cristo è il dono di Dio, il dono più grande ed è stato dato affinché noi potessimo avere salvezza, liberazione, guarigione e ricchezza spirituale: Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed essere soccorsi al momento opportuno … Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui? (Ebrei 4:16; Romani 8:32)

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