Come si fa a non morire?

woman-worshipL’esperienza delle Chiese moderne è che molti “muoiono” nel senso che non trovani stimoli a frequentare la Cheisa e si arrendono abbandonandola. Forse molte delle cose che diremo in questo articolo vi sembreranno “scontate” ma provate a metterle in pratica e vedrete come nella vostra “noiosissima” chiesa comincerà a scendere lo Spirito Santo. Molti oggi lasciano le Chiese quando non trovano spunti di novità o di entusiasmo. Quando “si annoiano” nei servizi, quando non riescono a contattare con la presenza di Dio. Di fronte ad un andamento di questo genere le possibili reazioni sono due: o diventare “religiosi” continuando a frequentare soltanto perché “deve essere così”, ovvero diventare ribelli e critici, per poi arrivare a trovare una buona scusa o un fallo da parte dei conduttori per allontanarsi definitivamente.

Se da un lato molto spesso una grossa colpa la giocano i Pastori e i conduttori in tal senso, è anche vero che molto spesso le anime non sono pronte ad incontrarsi con Dio. Nel presente cercheremo di delineare 6 passi di “preparazione” prima del servizio, in modo tale che anche tu, anima che leggi, puoi arrivare in Chiesa con una grande attesa di ricevere e con la sicurezza, (aggiungo io), che riceverai certamente.

1. Preparazione
Esattamente come il worship leader e il Pastore devono preparasi prima di iniziare il culto, anche per il popolo vale questa regola. Se il Sabato precedente siamo stati indaffarati, abbiamo dormito poco, e non ci siamo concentrati prima del servizio con un incontro “privato” con Dio in preghiera, non potremmo neanche pretendere di incontrarlo nel pubblico nella Chiesa. Anche se in Chiesa la presenza di Dio sarà immensa noi non la percepiremo. DOBBIAMO PREGARE E INCONTRARCI CON DIO PRIMA DI ANDARE IN CHIESA.

2. Entusiasmo
Se andiamo in chiesa con un atteggiamento riluttante, soltanto perché ci comandano di farlo o perché vogliamo che gli altri vedano che lo stiamo facendo, non avremo risultati ottimali nell’incontro con Dio. Se al contrario avremmo una grande attesa e una grande gioia nell’aspettare la sua benedizione, essa arriverà anche al di sopra delle nostre attese. DOBBIAMO ASSUMERE UN ATTEGGIAMENTO DI GIOIA

3.Partecipazione
L’adorazione non è uno sport da spettatori, ma una attività che deve essere compartecipata. La gioia nel canto significa partecipazione vera. E questo allarga anche il cuore di chi ci sta intorno. Se al contrario restiamo in silenzio, non fareo vibrare le corde del nostro cuore. DOBBIAMO PARTECIPARE AD OGNI COSA CHE VIENE PROPOSTA NEL SERVIZIO.

4. Unità
Dio si compiace nell’unità del Suo popolo. Se abbiamo degli screzi con qualcuno, già veniamo in Chiesa con la nostra comunione compromessa e vacante. E molto difficilmente potremo entrare in sintonia con lo Spirito Santo. Abbiamo dunque da lasciare ogni screzio e presentarci come un popolo compatto davanti a Dio. DOBBIAMO CERCARE L’UNITA’

5. Reverenza
Quando noi pensiamo chi siamo e chi stiamo adorando, allora dovremmo immediatamente assumere un atteggiamento di riverenza nei confronti del Signore. Ciò dovrebbe condizionare molto il nostro atteggiamento, il nostro vestiario, il nostro modo di sedere e di alzare. DOBBIAMO AVERE RISPETTO PER CHI STIAMO LODANDO

6. Concentrazione
Qualcuno dei più grandi impedimenti nella lode è la distrazione, il rumore, e le azioni che distolgono il popolo dal centro della lode. DOBBIAMO RESTARE CONCENTRATI.

In definitiva, per il nostro stesso bene, per evitare che andare in Chiesa diventi un’esperienza “annoiante” abbiamo bisogno ogni volta di incontrarci non con il Pastore o con la corale, ma con il Signore, il quale saprà darci ciò di cui abbiamo bisogno.
Perché questo avvenga dobbiamo cercare di restare all’interno degli step preposti, in modo tale che chiunque entrerà in Chiesa, possa essere compunto dallo Spirito Santo e cadere faccia a terra confessando il Suo nome, (I Corinti 14:24-25)

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