Scienza e morale: due piani separati?

Più di nove biologi su dieci riconoscono l’umanità del concepito. E anche i giuristi cominciano a prenderne atto. Ma questo non basta a chi pensa che esistano persone di serie B, che hanno la sola colpa di essere piccole, che possono essere usate ed eliminate a beneficio dei più grandi. Il dottor Mengele ci fa orrore perché faceva esperimenti sugli Ebrei; ma gli scienziati che si arrogano il diritto di “montare e smontare” gli embrioni in laboratorio vengono portati in palmo di mano. 
Fa specie, ad esempio, l’articolo scritto dalla Senatrice a vita e Professoressa Elena Cattaneo su La Stampa del 21 febbraio, in cui rivendica il diritto di poter usare (per il bene della scienza) bambini in stato embrionale, nonostante il divieto sancito dalla legge 40. Dice che sezionare gli embrioni e coltivarne le cellule serve al progresso della scienza. Eppure a noi risulta che successi nel campo delle staminali finora si sono ottenuti solo con le staminali adulte (da cordone ombelicale o cellule riprogrammate). Ora, un quarto di secolo dopo che le cellule staminali embrionali sono state isolate per la prima volta, i “miracoli biologici” promessi nel giro di 5 o 10 anni non si sono verificati. Tant’è che da molto tempo persino in California la ricerca sulle staminali embrionali non viene più finanziata (e certamente non per motivi etici).
Dice poi la Senatrice e Professoressa che il piano scientifico e il piano morale vanno tenuti separati. Quindi l’operato di Mengele può essere difendibile, sul piano scientifico, senza coinvolgere il giudizio etico?
Il pensiero della Senatrice è fortemente emblematico della crisi valoriale cui stiamo assistendo. L’essere umano non è più riconosciuto in sé come dotato di una somma dignità e di diritti inviolabili, preesistenti a qualsiasi legge di qualsiasi Stato. I piccoli possono essere manipolati a uso e consumo dei grandi: abortiti, assemblati, smembrati, scartati e finanche compravenduti con la fecondazione artificiale e l’utero in affitto. Non ci meravigliamo che vengano abusati da grandi (andate va vedere  The Sound of Freedom).
Se, però, vogliamo essere “custodi del domani” dobbiamo impegnarci in un lavoro culturale massivo e pervasivo per invertire questa tendenza, altrimenti domani non possiamo aspettarci alcun futuro.
Oggi i bambini si possono uccidere legalmente, ed è ovvio quindi che la società  tolleri ogni altro tipo di abuso.
Ormai da mezzo secolo si nega l’umanità dei bambini fin dall’inizio della loro esistenza.
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