Se qualcuno che non è credente vi invita a Natale e vi fa piacere accettatate?

Quindi se mio fratello è un pagano e mi invita il giorno di Natale cosa faccio secondo voi farisei moderni?

L’accetto, o mi astengo dal riunirmi in famiglia?
Secondo quando affermano costoro direi proprio di no! Ma io mi appello alla parola di DIO e non alle parole degli uomini, per cui io vado e non mi sento assolutamente davanti a DIO trasgressore, perché è proprio la parola di DIO che mi autorizza a farvi tacere.

Se qualcuno che non è credente vi invita a pranzo, e vi fa piacere accettare, andateci pure. Mangiate tutto ciò che vi verrà servito, senza sollevare questioni di coscienza. Ma se qualcuno vi avverte che la tal carne è stata offerta aglʼidoli, allora non ne mangiate, per riguardo verso chi vi ha avvertito e verso la sua coscienza. In questo caso, non è quello che senti tu che importa, ma ciò che prova lui.

«Ma», potreste dirmi, «perché devo essere condizionato da ciò che pensa qualcun altro? Se mangio una certa cosa con riconoscenza verso DIO, perché devo permettere che un altro sciupi tutto, soltanto perché pensa che faccio male?» Bene, ve lo dico io il perché. Perché tutto ciò che fate deve essere fatto per la gloria di DIO, sia che mangiate, beviate, o facciate qualsiasi altra cosa. Perciò, fate in modo di non scandalizzare né Ebrei né pagani, e neppure cristiani. Fate come faccio io, che in ogni cosa mi sforzo di piacere a tutti, senza mai cercare il mio interesse, ma quello degli altri, perché tutti siano salvati. 2 Cor.10:28:33.

Ecco che cosa dovrete fare: mangiate pure di tutto ciò che si vende al macello, senza chiedere se sia stato o meno offerto aglʼidoli, così la vostra coscienza non ne sarà turbata. Perché, come dicono le Scritture: «La terra e tutte le buone cose che essa contiene appartengono a DIO.

Paolo non dice di non andare, anzi, chiarisce un punto importante che dice; sé il pagano ti dice che è carne sacrificata agli idoli allora non ne mangiare, non per l’idolo perché l’idolo di per sé non conta nulla, ma è per la coscienza dell’altro che non né mangio.

Uno stima un giorno più di un altro; l’altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente. Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; e chi mangia di tutto, lo fa per il Signore, poiché ringrazia Dio; e chi non mangia di tutto fa così per il Signore, e ringrazia Dio. Rm. 14:5-6.

Ti senti migliore di DIO, o vorresti accusare DIO perché lo permette. Buon appetito!

 Chi ha orecchie da udire Oda.

 Luciano Sigismondi.

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