SISMA IN TURCHIA… SEGNI DA NON TRASCURARE!

A distanza di pochi giorni dalle commemorazioni sulla Shoah, l’ennesimo terremoto sulla faccia della terra, cioè la scossa di 7.9 fra Turchia e Siria, conferma che le “doglie del parto” bibliche si fanno sempre più forti, malgrado il Vaticano tace sui segni dei tempi che annunciano il ritorno di Gesù per regnare da Gerusalemme (Matteo 24,7 – Marco 13,8 – Luca 21,11): ma spiace dire che anche diverse denominazioni protestanti son sorde davanti a questi segni, mentre altre innalzano se stesse o il pastore, piuttosto che allertare i credenti che Gesù è alle porte.

Tuttavia, non credo che i media daranno spazio alle voci controcorrente,  dato che saranno i soliti sapientoni (sismologhi, scienziati, geologi) a giustificare il forte scuotimento della terra in Siria e Turchia, peraltro seguito da altre forti repliche. Certamente come credente non mi rallegro di simile tragedia, ma ritengo intollerabile che l’Italia si esalti per l’imminente festival di Sanremo o il calcio o il  Grande Fratello, che suscitano un alto audience, mentre in Ucraina si combatte da mesi e la gente muore: con che coraggio si enfatizza la kermesse sanremese, invece che piangere per quanto accade attorno a noi?

Eppure verrà il giorno in cui l’umanità griderà alle montagne di “caderle addosso” (Apocalisse 6,16) per l’ira di Dio sul mondo abitato! Il papa torna dall’ennesimo viaggio che di “apostolico” ha ben poco, e una delle sue risposte a chi gli chiedeva un giudizio sul mondo omosessuale ha dato conferma che costui non difende il vangelo della verità: infatti, ancora una volta il vescovo di Roma ha detto che se un “credente” omosessuale cerca Dio, chi è lui da giudicarlo?

La grossa contraddizione di queste sue parole è che un credente, quindi un cristiano, non può essere gay e alla ricerca di Dio, poiché quando un peccatore incontra il Signore, costui abbandona il peccato che lo segna. E’ come dire che un boss “credente” della mafia cerca Dio, eppoi continua a uccidere! Al contrario, Paolo nella sua prima lettera ai Corinzi (cap. 6,9) dice che nessun effeminato erediterà il cielo, dato che l’omosessualità è un peccato contro natura condannato da Dio sin dal vecchio testamento (Levitico 20,13), così come lo stesso Gesù invita ogni peccatore a ravvedersi per ottenere la salvezza eterna dell’anima.

Quanto accaduto presagisce che si avvicina il Grande Giorno del Signore (Malachia 4,1), ragion per cui la violenta scossa in Turchia rappresenta l’ennesimo avvertimento  esteso a tutte le nazioni della terra. Quando i tempi stringeranno e ci si renderà conto che l’Iddio di Mosè sta entrando in scena, sarà impossibile tornare indietro perché vorrà dire che il Giudizio divino è iniziato. Oggi è tempo di “Grazia” (favore immeritato), ma l’orologio di Yavhè sta per scoccare l’ora.

Che farai, lettore, ti ostinerai a confidare nella tua teologia? Continuerai a innalzare la Chiesa e/o l’uomo? E’ terribile cadere nelle mani del Dio vivente, avverte la bibbia, perciò riflettiamo con attenzione sul tempo che viviamo perché il “padrone” di casa verrà nell’ora che non aspettiamo. Responsabilmente.

Salvatore  Di Fede

 

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