Sono qui, non temere!

soccorsoUn problema di tristezza o un periodo difficile possono capitare. Il problema è quando diventano una costante della nostra vita.

L’allarme in cifre:

  • Nel mondo soffrono di depressione circa 400 milioni di persone (il 7% della popolazione globale.
  • Soltanto in Europa la malattia riguarda 32 milioni di persone.
  • In Italia colpisce 7,5 milioni di persone (il 12,5% della popolazione).
  • A seguito di un primo episodio depressivo il 34% dei pazienti ha ricadute ricorrenti e il 38% sviluppa una forma depressiva cronica.
  • In oltre il 90% dei soggetti ai disturbi dell’umor si associano un decadimento delle funzioni cognitive tale da influire sull’attività lavorativa e sulla vita quotidiana, altri disturbi della sfera psichica (spesso l’ansia) e anche sintomi fisici.
  • I pazienti con depressione hanno una probabilità di assentarsi dal lavoro e di dover interrompere definitivamente l’attività lavorativa 6-7 volte maggiore rispetto alla popolazione generale.
  • Nel 2010 la spesa globale da imputare ai disturbi depressivi ammontava a 800 miliardi di dollari USA, ma secondo le stime, la cifra è destinata almeno a raddoppiare entro il 2020.

(Preso da Sapere & Salute,  febbraio 2015)

Prevenire è meglio che curare: A molti uomini di Dio è capitato di vivere sulla propria pelle questi sentimenti di tristezza, abbandono, sconforto. Giobbe ad esempio desiderò la morte, Elia fu vittima dello scoraggiamento, Giona provò la tristezza, Paolo esperimentò l’abbandono e l’abbattimento,  ecc. ecc. la lista potrebbe continuare ma mi fermo qui….

“VENITE A ME, VOI TUTTI CHE SIETE AFFATICATI E OPPRESSI, E IO VI RISTORERÒ” (MT 11,28)   

In questi versi troviamo la cura! Queste parole di consolazione furono rivolte  alla folla che seguiva Gesù, ma il Salvatore indirizza queste parole anche oggi ad ognuno di noi. Tutti, chi più chi meno, siamo travagliati ed aggravati, tutti siamo oppressi da fardelli che soltanto Cristo può togliere. Il carico più pesante che dobbiamo portare è quello del peccato. Se dovessimo portarlo da soli, esso ci schiaccerebbe. Gesù conosce il nostro cuore meglio di come possiamo conoscerlo noi stessi, Egli ci può capire più di qualunque altro. Gesù si è fatto uomo e conosce a fondo gli stati d’animo dell’essere umano, e il Getsemani ce lo conferma. In qualsiasi ansietà o prova ci troviamo, presentiamo il nostro caso al Signore, saremo rafforzati e diverremo capaci di superare ogni problema. Niente nel mondo può renderci tristi quando Gesù ci ha reso felici con la sua presenza. Quanto più ci sentiremo deboli e privi di aiuto, tanto più diventeremo forti attraverso la sua forza. Quanto più sono pesanti i nostri fardelli, tanto più sarà dolce il riposo quando ci saremo affidati a Colui che li porta per noi.

  • Gesù ti dice: “vieni fino alla mia vita, vieni fino alla mia gioia, vieni fino al mio amore, vieni fino a me!” Ma tu forse puoi dire: “è vero, Signore, che io sono fatto per te ed è inquieto il mio cuore fino a quando non riposa in te, ma come posso venire fino a te dal momento che abiti in una distanza infinita?” Egli ti risponde: “Io ho preparato la nave su cui tu puoi fare la traversata. Mi sono fatto ciò che non ero perché tu potessi giungere a ciò che Io sono: aggrappati a me, sali con me. Ho preparato il legno con cui tu puoi attraversare il mare: anche se sei affaticato e stanco, sono io che ti ristoro, che ti dono forza.” Carlo Caffarra

Prendi l’abitudine ogni giorno di pregare, studiare la Bibbia e meditare sul creato, e lì vedrai la mano di Dio operare su te! Non aspettare che le cose precipitino, oggi vai a Lui che ci ha promesso che sarebbe stato sempre al nostro fianco fino alla fine dei nostri giorni….

Con questa mia riflessione, voglio salutarvi sperando di rincontrarci al nostro prossimo appuntamento,  lory!

Lorenza Perrotta

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