Stati uniti: proteste delle chiese contro razzismo di stato

ferguson(ve/nev) Il Grand Jury non è il luogo adatto dove decidere dell’innocenza o della colpevolezza dei poliziotti bianchi implicati in uccisioni di afroamericani. Solo la celebrazione di un equo processo può ristabilire la giustizia: questa la posizione delC onsiglio delle chiese cristiane degli USA (NCCUSA) che con un comunicato stampa, ha espresso profonda preoccupazione in merito alle decisioni dei Grand Jury nei casi di Ferguson e ora di New York: “Crediamo che nessuno stia al di sopra della legge, incluso coloro il cui compito è quello di applicarla”, si legge nel comunicato. Pertanto, il NCCUSA chiede a “pubblici ministeri, forze di polizia, giurie e giudici a far rispondere dei propri atti gli agenti di polizia che hanno ucciso”.

Il caso Garner
Il segretario generale del NCCUSA, pastore Jim Winkler, ha fatto notare che “mentre siamo favorevoli all’introduzione di telecamerine incorporate agli agenti, il caso di Eric Garner – ucciso dal poliziotto Daniel Pantaleo, nel frattempo prosciolto da ogni accusa -, ci ha confermato che evidentemente la presenza di una telecamera non è bastata per prevenire la morte del signor Garner. Né è stata una garanzia rispetto all’accertamento della responsabilità del poliziotto coinvolto nella sua morte e dell’abuso di potere esercitato”. Per Winkler la società deve riappropriarsi del concetto che “non c’è vita che valga di più di un’altra. Continuiamo a batterci per una società in cui ogni vita umana, preziosa a Dio, è valorizzata e amata”.

Denuncia di leaders religiosi
Su quanto sta accadendo negli Stati Uniti non sono mancate significative prese di posizione da parte di esponenti evangelici quali il pastore Jim Wallis, direttore dell’autorevole rivista Soujourners, o della pastora e attivista Jacqui Lewis della Middle Collegiate Church di New York che dalle pagine dell’Huffpost Religion hanno chiamato alla protesta non violenta e alla riconciliazione razziale. Un appello a superare gli steccati razziali anche all’interno delle stesse chiese è arrivato dallaSouthern Baptist Convention, il cui presidente della Commissione etica e libertà religiosa Russel Moore ha chiamato ad un impegno fattivo dei propri membri di chiesa nella lotta al razzismo.

Tratto da: http://www.voceevangelica.ch/

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