Oggigiorno è ormai divenuto frequente un atteggiamento di molti cristiani, più o meno impegnati in un ministero, e persino di molte chiese; quello di aprire un profilo sui social network, ad esempio, sul più’ popolare: FACEBOOK. Il fatto di avere anch’io un account e di avere ormai “collezionato” una rete di oltre 3600 contatti, quasi tutti cristiani di ogni nazionalità, mi ha permesso di osservare le cose che seguono…

1) STUDI E FORMAZIONE “MINISTERIALE”

In ogni bacheca che si rispetti, cliccando sulla voce “informazioni”, viene inserita spesso la “filiera” del percorso ecclesiastico e formativo, cioè i vari diplomi e diplomini acquisiti dal soggetto. E tra gli studi “teologici” che vengono menzionati nella formazione ministeriale leggo: “Master in heavenly identity” (master in identità celeste), o “School of the Holy Ghost” (Scuola dello Spirito Santo), oppure diploma presso l'”International Miracle Institute” (Perbacco! L’Istituto internazionale dei miracoli); a seguire, un diploma in “Leadership” conseguito presso l'”International Mountain Leadership Institute”… consegnato sulla Montagna! Eh sì, perché c’è sempre una Montagna, sin dai tempi del pastore David Yongghi Cho, che aveva fondato la Montagna di preghiera, nella Corea del Sud… Tra i vari attestati, noto quello di “Attested leader” (Attestato di Leader! Soprattutto leader… sempre).

2) ABBIGLIAMENTO

Il “ministro” in questione, a volte in compagnia dei suoi collaboratori, è spesso, ahimè, fotografato in posa con sorriso smagliante mentre esce da una Lamborghini o da una Ferrari Testarossa (non è SUA, ma e’ un segno di futura prosperità), che gentilmente il proprietario della Concessionaria gli ha consentito di aprire e di salirci per la foto….

A fianco, qualche altra foto in “tenuta ministeriale”: è di moda mettersi sulle spalle il “tallit” (tipico scialle di preghiera dei rabbini ebraici), meglio se con lo shofar in mano…come a sottintendere che così… tutt’a un tratto è divenuto ereditario delle benedizioni degli Israeliti…

Un po’ più in là, un’altra foto, in cui il ministro in corsa, o già consacrato senjor, si fa colare addosso, o fa colare addosso ai suoi adepti, l’olio d’oliva comprato a Gerusalemme, significando che nella sua chiesa ora c’e’ un olio dell’unzione super-benedetto… Ma ecco scorrere altre foto, in cui e’ ritratto con una sorta di “palandrana”, di sapore tra l’anglicano e il barocco, con qualche punta subliminale di Santeria, come per esaltare il proprio ruolo, il proprio STATUS al di sopra del gregge (flock): colori forti come viola, rosso, giallo, oro… oro, si, tanto oro…

Ma ecco spuntare la sua vera natura in qualcosa di leopardato che sporge dalla veste… come un pantalone, o una vezzosa punta di scarpa… e qui si tradisce (hhhhh).

3) PRE-NOMI, DOPPI NOMI, NOMI AGGIUNTI

Ordine del giorno: Darsi un nome nuovo… anticipando forse Apocalisse 2:17! (?)Ma sia chiaro, NON un nome qualunque: un nome studiato bene, che solitamente indichi vittoria, fortuna e benedizione, come se il proprio nome d’arte avesse la funzione e la proprietà di attirare prestigio, fama, buona sorte…

ESEMPI? Fare precedere al vero, o presunto nome di battesimo, la parola “WINNER (vincitore/vincitrice)”, O “BLESSED/BLESSING” se in inglese, “BENI/BENIE” se in francese (“benedetto, benedizione…)

Es: Stephy Winner, Emily Kouakou Blessing ecc. oppure Precious Blessing, o Stone Blessing, per impreziosire ulteriormente la benedizione…

a volte il “nome” aggiuntivo e’ ripetuto 3 volte: ” Blessing Blessing Blessing”…

Ci sono persino i “multipli” (= azione sinergica ed amplificativa): es. Beni Blessing, o Prince/Princesse Blessing, e così via.

Cliccate pure… ne troverete molti! 🙂

4) TITOLI

Vedo anche, sui social come FB, molti “uomini di Dio” che cambiano spesso il loro titolo: e qui c’e’ veramente una fioritura… Vedo certe “evoluzioni” da “evangelista” a “pastore” poi a “reverendo”,oppure certi partono da “evangelizzatore” per diventare “apostolo” dopo un anno; certi divengono “revivalist” (creatori, innescatori di risveglio), infine “missionario predicatore”, se non addirittura “Ambassador “(ambasciatore) o ” general overseer”(che sarebbe come chi getta un occhio di controllo ed eventuale approvazione sulle attività della propria chiesa od organizzazione cristiana, facendo intendere che e’ molto grande…); per poi finire col titolo di “founder” (fondatore) con la moglie al fianco nel ruolo di co-founder…

Altri addirittura iniziano come “servitore” o “servitrice” e diventano poi “coach” (allenatori) di anime…. alcuni cambiano titolo così spesso che a volte mi diverte controllare le loro “trasformazioni” sulle loro bacheche. Alcuni iniziano con un profilo normale, poi quando il numero di amici sale, si sentono autorizzati a chiudere il profilo e ad aprire una PAGINA che porta il loro nome come personaggio…. da lì sono MENO accessibili e RICEVONO solamente “like” senza rispondere più… 🙂

Anni fa, ho incontrato (purtroppo) un pastore, che si proclamava anche profeta, e che si firmava “Prince of Salem”! Si, signori, MELCHISEDECK!!

Un’altra cosa mi colpisce, una curiosità: sono scomparsi dalle bacheche i “diaconi” e gli “anziani”… sono specie ormai estinte. Anche i veri insegnanti, i “dottori della chiesa”, gli “insegnanti della Parola”, del resto previsti nella lista di 1 Corinzi 12:28 in quinta posizione, sono praticamente spariti: forse perché’ proclamarsi “dottori” è troppo rischioso? (non si sa mai che qualcuno verifichi….)

5) RUOLO

Ci sono due ruoli molto inflazionati (ma le colonne ministeriali della chiesa sono 5, come le dita della mano, ricordate…): e sono il pastore e il profeta, o la profetessa (molto frequente quest’ultima, anche perché, molte chiese non fanno parlare o predicare le donne dunque….molte donne di chiesa o presunte tali si proclamano profetesse sulla scia della profetessa biblica Deborah, e lì nessuno può dire più niente…) Ormai quasi tutti profetizzano… spirit of Pyton molto frequente…

Certi pastori, poi, se potessero avere il dono di “sdoppiamento” o della “trilocazione” lo userebbero sul serio. Chiese in cui il pastore diviene anche batterista nel complessino del culto domenicale, o si mette a suonare la chitarra se il chitarrista storico quel giorno e’ assente: poi lo vedi per un attimo inserirsi nel coro, per dare una mano all’unzione che se ne sta andando dalla chiesa… e subito dopo si precipita sul pulpito per la predicazione. O chiese in cui il pastore, ordinando pastoressa la moglie, avanza di grado, divenendo automaticamente reverendo o bishop.

CONCLUSIONE

SIAMO UN PO’ PIU’ SERI!

Prima di scrivere davanti al tuo nome qualcosa, aspetta di essere sicuro del tipo di dono, di ministero, di funzione che Dio (eventualmente) ti ha dato!! Altrimenti si finisce col fare …del gran TEATRO.

Del resto, se lui… San Paolo, vero apostolo fondatore della Chiesa, si e’ definito “aborto”… voi chiedetevi su QUALE fondamento state edificando… (salmo 127).

Con questo articolo mi rendo conto di avere perso molti amici su Facebook. Pazienza 🙂

shalom

Vincenza Fiaccadori | Notiziecristiane.com

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