Attraverso la sofferenza di Gesù, spirituale e fisica, che non è stata un incidente di percorso, bensì il modo in cui Dio si accosta a noi. Nel momento più basso immaginabile: dolore, disperazione, fisica e morale.
Sì, nella vita musulmana puoi parlare di Allah, puoi parlare di adorazione, ma che dire delle violenze contro le persone che non la pensano come loro? Che dire delle violenze contro i Cristiani e gli Ebrei? Ai musulmani viene detto di fare guerra contro chi non la pensa come loro. È quello che è successo ai miei antenati in Marocco che erano cristiani e solo per questo furono giustiziati con la decapitazione mentre altri furono fatti prigionieri e ridotti in schiavitù.
Riflettere su questi due versetti significa correre il rischio di dire cose estremamente banali, da un lato già dette e sentite, dall’altra normalmente inascoltate nelle loro conseguenze. Chi di noi non è consapevole, infatti, che non c’eravamo nel momento della Creazione, che non eravamo al Suo fianco per consigliarlo? Allo stesso modo, se sentiamo la presenza del Signore nella nostra vita, se abbiamo il dono della fede, sappiamo anche che questa fede non dipende da noi.
Negli ultimi giorni, il caso di due adolescenti finiti in ospedale a Ferrara ha acceso i riflettori su un nuovo e potenziale fenomeno allarmante: l’uso dello Snus tra i giovani. Due tredicenni, infatti, hanno accusato forti malori dopo aver assunto il prodotto tra i banchi di scuola. Lo Snus, pur essendo vietato in Italia, sta trovando spazio tra i giovani grazie a canali informali di distribuzione e all’influenza dei social media, oltre al fatto che di base non è illegale “per uso personale”. L’episodio di Ferrara, però, accende un faro innanzitutto su cosa sia questa sostanza - ancora praticamente sconosciuta per tanti adulti -, su quali rischi comporti e su come fare per vigilare e prevenirne l’uso. Ma andiamo con ordine.
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