TEOLOGIA PER LA MISSIONE OGGI

Costanti nel contesto – autore: Stephen B. Bevans, Roger P. Schroeder.

Alla domanda: “Perché la missione?”, (sicuramente va incorporata la base trinitaria), la risposta è: “Per adempiere al mandato che ci ha lasciati Gesù di annunciare la verità rinvenuta nella Sua persona , nella Sua opera e per proclamare il Regno di Dio“.

Come sostiene il Patto di Losanna: “Evangelizzare è diffondere la buona notizia che Gesù Cristo è morto per i nostri peccati ed è stato risuscitato dai morti secondo le Scritture (1Corinzi 15:3,4 “Infatti vi ho prima di tutto trasmesso ciò che ho anch’io ricevuto, e cioè che Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, che fu sepolto e risuscitò a il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve a Cefa e poi ai dodici“) e che come Signore che regna, offre ora il perdono dei peccati (Atti 2:32,39 “Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato; di ciò, noi tutti siamo testimoni. Egli dunque, essendo stato esaltato dalla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha sparso quello che ora vedete e udite. Davide infatti non è salito in cielo; eppure egli stesso dice: «Il Signore ha detto al mio Signore: “Siedi alla mia destra, finché io abbia posto i tuoi nemici per sgabello dei tuoi piedi“». Sappia dunque con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso». Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?» E Pietro a loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Perché per voi è la promessa, per i vostri figli, e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore, nostro Dio, ne chiamer໓) e il dono liberatore dello Spirito a tutti coloro che si pentono e credono (Giovanni 20:21 “Poi Gesù di nuovo disse loro: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, così io mando voi»”). E’ l’annuncio del Cristo storico, biblico, come Salvatore (1Corinzi 1:23 “Ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei è scandalo, e per gli stranieri pazzia”; 2Corinzi 4:5 “Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesù, il Signore, e siamo vostri servi per amore di Gesù) e Signore con la speranza di persuadere coloro che ascoltano a venire personalmente a Lui per essere riconciliati, in questo modo, con Dio (2Corinzi 5:11,20 “Conoscendo dunque il timore del Signore, persuadiamo gli uomini, e siamo conosciuti da Dio, or io spero di essere conosciuto anche dalle vostre coscienze. Perché non ci raccomandiamo di nuovo a voi, ma vi diamo l’opportunità di essere orgogliosi di noi, affinché possiate rispondere a coloro che si gloriano nell’apparenza e non nel cuore. Infatti se siamo fuori di senno, lo siamo per Dio, e se siamo di buon senno lo siamo per voi. Poiché l’amore di Cristo ci costringe, essendo giunti alla conclusione che, se uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti; e che egli è morto per tutti, affinché quelli che vivono, non vivano più d’ora in avanti per sé stessi, ma per colui che è morto ed è risuscitato per loro. Perciò d’ora in avanti noi non conosciamo nessuno secondo la carne; e anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora però non lo conosciamo più così. Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove. Ora tutte le cose sono da Dio, che ci ha riconciliati a sé per mezzo di Gesù Cristo e ha dato a noi il ministero della riconciliazione, poiché Dio ha riconciliato il mondo con sé in Cristo, non imputando agli uomini i loro falli, ed ha posto in noi la parola della riconciliazione. Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro, e noi vi esortiamo per amore di Cristo: Siate riconciliati con Dio).

La missione è urgente perché soltanto in Cristo le persone per mezzo della fede trovano la “Salvezza“, per questo motivo è urgente che la natura del Cristo sia rivelata all’umanità perché il peccato umano ha posto il mondo “sotto il potere del maligno” e solo per mezzo della riconciliazione a Dio le persone saranno liberati dalla condanna che li separa dal proprio Creatore (2Tessalonicesi 1:7,9 “E a voi, che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesù Cristo apparirà dal cielo con gli angeli della sua potenza, in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono all’evangelo del Signor nostro Gesù Cristo. Questi saranno puniti con la distruzione eterna, lontani dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza“).

Il Manifesto di Manila confessa: “Nel passato, erroneamente, i cristiani si sono accostati ai membri delle altre fedi con “atteggiamenti di ignoranza, arroganza, mancanza di rispetto e persino ostilità“. Si è capito che quest’atteggiamento era sbagliato perché i cristiani devono continuare a rendere testimonianza positiva e priva di compromessi (1Timoteo 2:5,7 “Vi è infatti un solo Dio, ed anche un solo mediatore tra Dio e gli uomini: Cristo Gesù uomo, il quale ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti, secondo la testimonianza resa nei tempi stabiliti, di cui io sono stato costituito banditore e apostolo (dico la verità in Cristo e non mento), dottore dei gentili nella fede e nella verità”) all’unicità del nostro Signore in tutti gli aspetti della nostra opera evangelizzatrice, compreso il dialogo tra le fedi”.

Il Patto di Losanna sostiene: “L’evangelizzazione e la responsabilità sociale sono entrambi doveri cristiani. Quando le persone si convertono a Cristo, la vita nuova del Regno di Dio di cui fanno esperienza le chiama non soltanto ad esibire ma anche a diffondere la Sua giustizia (Matteo 5:20 Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli”; Matteo 6:33 Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte”) in un mondo ingiusto”. Esso sostiene anche che “nella missione di servizio sacrificale della chiesa è primaria l’evangelizzazione“.

Il Manifesto di Manila (1989) parla della natura essenzialmente incarnazionale della missione della chiesa che deve entrare umilmente nei mondi delle altre persone e che deve identificarsi con la loro realtà sociale, con le loro pene e sofferenze, con le loro lotte contro i poteri oppressivi ai quali sono soggetti (Filippesi 2:5,8 Abbiate in voi lo stesso sentimento che già è stato in Cristo Gesù, il quale, essendo in forma di Dio, non considerò qualcosa a cui aggrapparsi tenacemente l’essere uguale a Dio, ma svuotò se stesso, prendendo la forma di servo, divenendo simile agli uomini; e, trovato nell’esteriore simile ad un uomo, abbassò se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce”).

Anche se la teologia è di natura cristocentrica e trinitaria; ci sono delle differenze tra i documenti della chiesa di Roma, quelli evangelici e quelli pentecostali; nella dimensione dell’annuncio dell’opera missionaria. L’obiettivo della missione ha dunque luogo principalmente nell’annuncio dell’atto redentore della signoria regale di Gesù Cristo e l’inaugurazione piena del Regno di Dio.

La missione cristiana scopre il suo fondamento, i suoi obiettivi e il contenuto del suo annuncio esclusivamente nel mandato del Signore risorto Gesù Cristo e nei suoi atti salvifici.

Lobiettivo primario e supremo della missione è la glorificazione del nome dell’unico Dio in tutto il mondo e l’annuncio della signoria di Gesù Cristo come nostro salvatore, vero Dio e vero uomo e nella sua opera salvifica.

Egli è il fondamento, il contenuto e l’autorità della nostra missione che mira a rendere noto a tutte le persone il dono della sua salvezza.

Marco Lanzarotta | Notiziecristiane.com

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