Una iniziativa della Società biblica in Italia
La Società biblica in Italia (Sbi) ha deciso di impegnarsi per l’emergenza della guerra in Ucraina attraverso l’invio di testi biblici per grandi e bambini ai rifugiati. Come spiega Mario Cignoni, segretario generale della Sbi nel bollettino dell’associazione, «questo è il nostro contributo specifico, come Sbi, alla grande tragedia della guerra, e lo facciamo con senso di vera fraternità e di speranza. La parola di Dio raggiunge le persone dove le parole umane non arrivano. A Roma ho preso contatto con alcune chiese evangeliche che hanno contatti con gruppi di rifugiati. Sono poi stato anche personalmente a incontrare don Marco Yaroslav Semehen, parroco rettore della chiesa di Santa Sofia a Roma, che è il centro degli ucraini nella capitale, il luogo dove fanno capo migliaia di rifugiati. Lì si raccolgono e si spediscono aiuti umanitari: offerte in denaro, vestiti, medicine, cibo. Ci sono molti volontari all’opera sotto una grande tenda. Nel piazzale vicino partono i grossi tir per la Polonia. Ho quindi proposto un rifornimento di Bibbie a questi vari referenti. Ad essi si aggiunge la Caritas, sollecitata dal presidente della Sbi».
La Sbi ha già ricevuto la richiesta per 2.350 copie di Bibbie e Nuovi Testamenti, soprattutto in ucraino, che saranno distribuite gratuitamente fra i rifugiati, e libri biblici illustrati per bambini. A queste se ne aggiungono almeno 500 da distribuire nell’Italia settentrionale.
L’arrivo dei materiali, anche grazie al sostegno dell’Alleanza Biblica Universale, è scaglionato nelle prossime settimane, ma chi volesse ancora sostenere questa iniziativa può farlo scrivendo a segreteria.sbi@gmail.com
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