TU SEI IL TESORO PARTICOLARE DI DIO

Isaia 49:16Ecco, io ti ho scolpita sulle palme delle mie mani; le tue mura mi stanno sempre davanti“.

Tu sei il tesoro particolare di Dio e non devi mai dimenticarlo a prescindere dalla situazione o circostanza nella quale ti vieni a trovare non dimenticare mai che sei un/a figlio/a del Dio vivente, di Colui che ti ha scolpito/a sulle palme delle Sue mani.

Non dimenticare che la tua causa gli sta dinnanzi anche quando a te sembra di non sentire l’essenza della Sua presenza e del Suo amore, in realtà Egli è lì con te e per te e ti sta difendendo (Giobbe 35:14 “Anche se tu dici di non vederlo, la tua causa sta davanti a lui, e tu devi aspettarlo“).

Non dimenticare che il tuo dolore, la tua sofferenza, le tue lacrime e il grido del tuo cuore non Gli passano inosservati quindi non hai nulla di che temere perché niente e nessuno potrà mai separarti dal Suo amore, dalle Sue promesse e dalle Sue benedizioni che ha già in serbo per te (Salmi 23:4 “Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, non temerei alcun male, perché tu sei con me“).

Queste premesse devono però fondarsi, da parte tua, su delle basi scritturali e non sul tuo proprio intendimento affinché ne puoi beneficiare in pieno.

Devi innanzitutto dare tutto il tuo cuore al Signore Gesù e riporre in Lui tutta la tua fede e fiducia e non appoggiarti al tuo proprio intendimento principalmente nei momenti delle prove più difficili perché è proprio in queste circostanze e in questi momenti che gli dimostri la tua fede e la tua integrità (2 Timoteo 1:12 “Per questo motivo io soffro anche queste cose, ma non me ne vergogno, perché so in chi ho creduto, e sono persuaso che egli è capace di custodire il mio deposito fino a quel giorno“), sì tu sai in chi hai creduto e perché ci credi.

Devi credere nel Dio vivente che vive, regna e governa sovrano; nel Dio giusto e verace; in Colui che non mente e in Colui la quale Parola non torna mai indietro senza essere compiuta (Salmi 138:3 “Nel giorno in cui ti ho invocato, tu mi hai risposto ed hai accresciuto il vigore dell’anima mia“.

Non devi cadere nel giogo del nemico che ti vuole annientare con le sue bugie facendoti credere che ti trovi in un tunnel senza una via d’uscita, che sei abbandonato/a a te stesso/a, che non ce la puoi mai fare e che nessuno ascolta e si importa del tuo grido di dolore quando invece il tuo Dio è molto attento ad ogni gemito del tuo cuore e ascolta sempre le grida e il pianto di tutti coloro che lo amano, lo temono e gli ubbidiscono (Numeri 14:1 “Allora tutta l’assemblea alzò la voce e diede in alte grida; e quella notte il popolo pianse“). Grida e piangi al Signore tuo Dio con la certezza assoluta che Egli ti ascolta, che Egli accoglie ogni tua richiesta e che Egli stesso nel Suo tempo perfetto ti esaudirà sempre e solo in accordo alla Sua perfetta volontà (Salmi 126:5,6 “Quelli che seminano con lacrime, mieteranno con canti di gioia. Ben va piangendo colui che porta il seme da spargere, ma tornerà con canti di gioia portando i suoi covoni.”).

Anche quando le  prove della vita e le tentazioni del nemico alle quali sei soggetto/a ti sembrano insormontabili perché ti hanno buttato/a giù, ti hanno messo k.o., se guardi oltre le apparenze, se impari a guardare con gli occhi della fede allora sì che scorgi la presenza del Signore nella tua vita e del Suo aiuto, allora sì che comprendi e sperimenti il Suo amore nella tua vita. Quell’amore unico e sublime che fa di te il suo tesoro particolare perché tu sei speciale e particolare ai Suoi occhi (Salmi 138:7,8 “Anche se cammino in mezzo all’avversità, tu mi conserverai in vita; tu stenderai la mano contro l’ira dei miei nemici, e la tua destra mi salverà. L’Eterno compirà l’opera sua in me; o Eterno, la tua benignità dura per sempre“).

Oggi l’invito per te è quello di non mollare perché il meglio deve ancora venire e niente e nessuno potrà rubarti la promessa che il Signore ti ha fatto/a: Ezechiele 34:11,16 “Perché così dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e le passerò in rassegna. Come un pastore passa in rassegna il suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore che erano state disperse, così io passerò in rassegna le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine. Le farò uscire dai popoli e le radunerò da tutte le regioni. Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti d’Israele, nelle valli e in tutti i luoghi abitati della regione. Le condurrò in ottime pasture e il loro pascolo sarà sui monti alti d’Israele; là si adageranno su fertili pascoli e pasceranno in abbondanza sui monti d’Israele. Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare. Oracolo del Signore Dio. Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata, avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia“.

Luisa Lanzarotta | Notiziecristiane.com

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