La siccità in Kenya ha aumentato la fame in quel paese, tanto che tra febbraio e agosto di quest’anno, il numero di persone che dipendono dagli aiuti alimentari è passato da 1,1 milioni a 2,6 milioni.
L’acqua potabile scarseggia e i residenti delle comunità remote devono camminare molti chilometri per prendere l’acqua da un fiume e riportarla a casa.
“La siccità è ancora peggiore rispetto ad anni fa’ perché i fiumi si prosciugano, rendendo la situazione ancora più insostenibile”, afferma Joy Mueller, direttore esecutivo dell’Ong “Speranza Keniana”.
L’organizzazione ha deciso di aiutare una di queste comunità attraverso la perforazione di pozzo scavato per i residenti di Nkoisusu. Il sito è stato scelto perché la comunità aveva utilizzato lì un foro per raccogliere l’acqua piovana nel terreno come fonte d’acqua.
È stato necessario scendere per più di 200 metri per trovare l’acqua potabile.
“Quando l’acqua è salita in superficie e l’abbiamo testata, abbiamo visto che la sua salinità è quasi a zero. L’acqua è fresca, pulita e dolce e stiamo lodando il Signore per la sua fornitura”, ha dichiarato Mueller a MNN Online.
Insieme ai bisogni fisici l’ONG “Speranza Keniana” vuol soddisfare i bisogni spirituali nei villaggi rurali e l’ha iniziato a fare attraverso seminari di addestramento pastorale, scuola biblica per le vacanze, lezioni bibliche cronologiche e distribuzioni audio bibliche.
Preghiamo per i fratelli di questa Organizzazione affinché possano portare frutto per la gloria di Dio.
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