Lo scorso mercoledì la corte suprema del Wisconsin ha confermato l’accusa per omicidio colposo nei confronti di un padre e una madre che anziché chiedere l’assistenza medica per la propria figlia morente, avevano scelto di pregare per lei.
La bambina, Madeline Neumann di 11 anni, morì nel 2008 per un diabete non diagnosticato, nella sua casa di Weston nel Wisconsin. I suoi genitori Dale e Leilani Neumann, erano stati condannati in due distinti processi, per omicidio colposo di secondo grado.Gli avvocati della coppia si erano appellati dopo al condanna. Essi avevano sostenuto che la legge riconosceva ai Neumann, che si dichiarano cristiani pentecostali, di curare la malattia della loro figlia mediante la preghiera mettendoli al riparo dal rischio di essere incriminati per abusi contro i minori.
Gli avvocati dei Neumann avevano inoltre lamentato che l’istruttoria della giuria conteneva delle imprecisioni.
Con una decisione di 6 a 1, i giudici hanno invece stabilito che le leggi dello stato, in tema di abusi sui minori e di omicidio colposo, “contengono elementi sufficienti per addebitare alla condotta dei genitori la responsabilità per la morte della figlia”. I giudici hanno anche stabilito che l’istruttoria della giuria era stata fatta correttamente.
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