Uomini, Donne o bambini?

Sembra quasi che la Parola di Dio enfatizzi il sesso maschile a scapito di quello femminile. Ma sarà davvero così? In un mondo dove tutto sembra convergere verso la parità dei sessi, può davvero la Bibbia riportare un tale messaggio? Eppure, anche leggendo Matteo 4:19, sembra proprio così! “Venite dietro a me e io vi farò pescatori di uomini”!. E le donne? e i cari bambini? Non hanno anche loro il diritto di entrare a far parte della cristianità?

Proprio il verso che abbiamo citato mette in chiaro tre elementi di suprema importanza.

1. Bisogna mettersi dietro al Signore, lasciando che lui guidi la nostra vita, non esattamente il contrario!

2. Dio così facendo trasformerà la nostra vita, rendendoci persone “diverse” da quelle che siamo

3. Finalmente, così trasformati, potremo adempiere al grande mandato di andare per il mondo a evangelizzare ogni creatura, (Marco 16:15).

La chiave di lettura del verso è proprio questa: in realtà nella Parola di Dio, esistono due termini che rendono la parola “uomo”: antrophos e aner. Il primo, è proprio il termine ripreso da Matteo 4:19 significando in generale razza umana, (quindi uomini donne e bambini), e con ciò stesso ci rendiamo conto che Dio non ha riguardo alla qualità delle persone, ne al loro sesso o al loro stato. Ma vi è di più! Se a tutti viene riconosciuto il diritto di essere chiamati dalla Parola, altresì a tutti viene riconosciuto il diritto di cibarsi della Parola: “Erano intorno a 5.000 uomini che mangiarono, oltre le donne e i bambini”.

Quest’ultimo verso, ripreso sempre dal Vangelo di Matteo, afferma categoricamente che la provvidenza di Dio sia materiale che spirituale, è per tutti. Ma, e qui è il nodo della nostra riflessione, se tutti mangiamo, e se tutti ne abbiamo il diritto, la Parola conta il numero degli uomini, non delle donne e dei bambini. Cosa può significare questo? Da un punto di vista spirituale ciò ha una grande rilevanza: Dio ti vuole “uomo” ma non nel senso del termine antrophos, generico, ma nel senso del termine aner, che, più propriamente, significa “carattere”. Dio vuole trasformare la tua vita affinché a pescare non sia un bimbo, (che non sa che fare) o una donna, (alla quale mancheranno le forze per issare un grosso pesce), ma un uomo. Naturalmente, ci teniamo a precisare che stiamo soltanto facendo un parallelo nello spirito e non nella carne.

Che tu possa diventare “uomo” secondo la parola di Dio, avendo un carattere. Ma non un carattere qualsiasi, bensì quello di Cristo Gesù il Signore.

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