RICONOSCI I TUOI SBAGLI?

Oggi vorrei parlarti di una cosa molto difficile: riconoscere i propri sbagli. Prendiamo un esempio che troviamo nella Bibbia: il comportamento di Pietro. Nel momento di solitudine più grande per Gesù, Pietro lo ha abbandonato e rinnegato (Marco 14:27-3166-72).

Sai una cosa, amico mio? Se Pietro non avesse raccontato questa storia, non avremmo in nessun modo potuto conoscerla. È stato così coraggioso da ammettere lo sbaglio commesso. Il suo pentimento era sincero!

Per riconoscere gli errori bisogna essere coraggiosi:

  • Ammettere di aver fatto uno sbaglio.
  • Assumersi la responsabilità, senza accusare qualcun altro.
  • Pentirsi.
  • Avere il desiderio di non commettere più lo stesso errore.

Da una parte c’è l’accusatore dei fratelli, che cercherà di:

  • Ricordarti i tuoi sbagli.
  • Farti vergognare.
  • Farti credere che sei un fallito che commette sempre gli stessi errori.
  • Spingerti a celare agli altri ogni cosa.

Ma dall’altra parte, c’è il Padre Celeste che:

  • Ti perdona.
  • Ti ricorda che sei amato.
  • Ti dice che il tuo peccato è cancellato e non pesa più sulle tue spalle. Sei libero.
  • Ti incoraggia a confessare, perché ciò che hai fatto appartiene al passato e può essere un insegnamento per te e per chi è intorno a te.

Pietro ha riconosciuto di aver sbagliato e lo ha raccontato, perché il suo comportamento potesse essere di insegnamento per i credenti di ogni generazione, compresa la nostra. Dopo questo episodio, Pietro ha dato la vita per Gesù, preferendo morire come martire piuttosto che rinnegarlo un’altra volta. Questa è la potenza del pentimento e del perdono!

Non c’è vergogna nel riconoscere di aver sbagliato: mostra agli altri che sei in cammino e stai migliorando.

Grazie di esistere,

Emmanuel Gau


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