GESÙ SCRIVE A TERRA, COSA SCRIVE?

Premessa; nella bibbia non c’è nessun riferimento riguardo allo scrivere a terra, e nessuno sa cosa scrivesse, possiamo dedurre secondo la legge cosa volesse comunicare Gesù ai farisei.

E Gesù se ne andò al monte degli ulivi. Ma sul far del giorno tornò di nuovo nel tempio e tutto il popolo venne da lui ed egli, postosi a sedere, li ammaestrava.

Allora i farisei e gli scribi gli condussero una donna sorpresa in adulterio e postala nel mezzo dissero a Gesù: «Maestro, questa donna è stata sorpresa sul fatto, mentre commetteva adulterio.

Ora, nella legge Mosè ci ha comandato di lapidare tali donne; ma tu, che ne dici?».

Se uno commette adulterio con la moglie di un altro, se commette adulterio con la moglie del suo prossimo, l’adultero e l’adultera dovranno essere messi a morte. Lv. 20:10

Or dicevano questo per metterlo alla prova e per aver di che accusarlo. Ma Gesù, fingendo di non sentire, chinatosi. scriveva col dito in terra.

E, come essi continuavano ad interrogarlo, egli si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». Poi, chinatosi di nuovo, scriveva in terra. Gv. 8:1-8

Le tavole erano opera di DIO e la scrittura era scrittura di DIO, incisa sulle tavole.Es.32:16.
Le tavole della legge sono state scritte per ben due volte, allo stesso modo vediamo Gesù fare la stessa cosa, scrive a terra per ricordare ai Scribi e Farisei che la legge li accusava di peccato tanto quanto loro accusavano la donna di ADULTERIO. Rm. 3:10-20

E l’Eterno scrisse sulle tavole ciò che aveva scritto la prima volta, cioè i dieci comandamenti che l’Eterno aveva proclamato per voi sul monte, di mezzo al fuoco, il giorno dell’assemblea. Quindi l’Eterno me le consegnò. Deut. 10:4. Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma, viene meno in un solo punto della legge, è colpevole su tutti i punti, ma, chi la esamina attentamente è un uomo perfetto che persevererà in essa, non essendo solo uditore dimentichevole ma anche facitore dell’opera di DIO, costui sarà chiamato beato.

I Farisei conoscevano bene la legge di Mosè, erano solito mettere alla prova chiunque, e per mettere alla prova anche il Signore, cercavano di trovare una falla nelle sue parole, e si dicevano, vediamo fino a dove arriva la sua eresia, e anche per vedere fino a dove si spinge la sua buona notizia del regno del suo DIO. Gli chiedono: Ma tu che ne dici? Visto che annunci il regno del tuo DIO? Chi è più importante per te, questa donna adultera o la legge di DIO? Quanto a loro, nessun dubbio al riguardo, avevano studiato bene l’accusa, gente sicura che chiudevano il regno dei cieli davanti agli uomini, e annullavano essi stessi la “LEGGE” con le loro tradizioni. Erano uomini pronti a qualsiasi cosa pur di mettersi in mostra per apparire giusti dal di fuori, ma dentro erano pieno di ipocrisia e di iniquità.

La donna che avevano condotto a Gesù era stata sorpresa sul fatto quindi secondo la legge di Mosè la donna doveva essere punito con la morte.

Gesù non annullò la legge, ma quando invitò i Farisei gli Scribi a scagliare per primi la pietra contro la donna, non trovarono il coraggio, perché dentro di loro erano convinti di peccato, se ne andarono ad uno ad uno, cominciando dai più vecchi ai più giovani. Il Signore li ha trovati mancanti esattamente come avevano fatto loro con la donna adultera.

Gli scribi e i Farisei guardavano all’esteriore della coppa, mentre nel loro interno c’era rapina e intemperanza.

Evangelista Luciano Sigismondi


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