Il Council for World Mission ha pubblicato una dichiarazione, intitolata “Non riesco a respirare”, che riflette sulle disuguaglianze e il razzismo.
Roma (NEV), 12 giugno 2020 – “Viviamo nel contesto ostile di due mondi sorprendentemente diversi: il mondo dei privilegiati e quello dei diseredati, il mondo dei bianchi e quello dei neri, il mondo degli abbienti e quello dei non abbienti. Questi due mondi sono il risultato di un razzismo radicato, che alimenta la violenza sistemica contro i neri e le minoranze etniche, perpetua le ingiustizie e genera povertà”.
Il Council for World Mission ha pubblicato una dichiarazione, intitolata “Non riesco a respirare”, che riflette sulle disuguaglianze e il razzismo come retaggio della schiavitù e di un sistema malato.
“Il fatto che le comunità di colore e le minoranze etniche, così come i lavoratori migranti, sono trattati come manodopera a basso costo e usa e getta, spesso negati pari diritti, salari e dignità, spesso con la negazione di pari diritti, salari e dignità” è il risultato plastico di questo modello dice il Council for World Mission.
“COVID-19 rivela una sottoclasse alle nostre società in tutto il mondo – continua la dichiarazione -. Li troviamo in prima linea nei nostri servizi sanitari, sociali, domestici, edili e di trasporto, nei dormitori dei lavoratori migranti sovraffollati, o ai bordi delle strade, spinti fuori dai luoghi dove lavoravano, resi disoccupati senza cure o compassione. Questa sottoclasse sociale è contemporaneamente creata e disprezzata dai poteri economici e politici dominanti del nostro tempo”.
“Dobbiamo sollevarci contro questa pandemia di ingiustizia e il razzismo e i retaggi della schiavitù che la sostengono”, conclude la dichiarazione.
Leggi qui la dichiarazione completa.
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