BISOGNA ESSERE SEMPRE E COMUNQUE FEDELI ALLA CHIESA?!

14081105_1747318555507573_1099467202_nChe strano titolo: parla esso di fedeltà o di infedeltà? In questi tempi di crisi morale e spirituale è proprio il caso di aggiungere legna al fuoco, mentre soffiano i venti dell’ipocrisia, della menzogna  e della superficialità? Non dovrebbe essere la chiesa una di quelle istituzioni che in questi tempi andrebbe sostenuta ed onorata anziché esaminata o “addirittura” criticata?

Fondamentalmente sono d’accordo sul fatto che si dovrebbe cercare di sostenere la chiesa, ma quando questa sia degna di essere sostenuta.

Il fondamento dei credenti è e deve restare Cristo non la chiesa, la cui funzione (finchè è seguita) è quella di basarsi su tale fondamento e non di cercare un’esistenza autonoma a prescindere da tale fondamento!

La chiesa, dunque, va sostenuta quando essa stessa si basa e si fonda sull’unico Fondamento di Cristo.

Se, invece, la chiesa (o una qualsiasi chiesa, ovvero una singola comunità ed assemblea di cristiani) non dovesse più fondarsi integralmente su Cristo ecco che essa non dovrebbe essere sostenuta, ma aiutata a ravvedersi e a ri-formarsi sulla base e sul modello di Cristo..

Pertanto alla domanda contenuta nel titolo di questo articolo la risposta è duplice: si (la chiesa va appoggiata) se essa è fondata su Cristo; no (la chiesa non va assecondata) se essa non è fondata su Cristo.

Ma come si fa a sapere se una chiesa è fondata o meno su Cristo? Ad aiutarci su tale questione abbiamo il modello della chiesa nascente, quella fondata direttamente da Cristo ed i cui primi membri furono gli apostoli. Gli statuti divini di quella chiesa sono stati dettati da Cristo stesso e dallo Spirito Santo e gli apostoli di quegli statuti sono stati gli amministratori fedeli. E di quegli statuti abbiamo traccia nelle Sacri Scritture, ossia nel Nuovo Testamento.

Pertanto le Scritture ci aiutano a conoscere e a discernere quale sia la Costituzione fondamentale per il governo (spirituale e non umano) della chiesa.

La chiesa deve quindi attenersi ed essere sottoposta all’autorità delle Sacre Scritture. Così soltanto essa potrà rivendicare lecitamente, legittimamente (secondo Cristo e non affatto secondo qualunque altra visione umana) e con autorevolezza (non con autoritarismo) la missione ed il compito che Cristo (il Capo della chiesa – Efesini 2: 20; Colossesi 1: 18 -) le ha affidato (che è quello di proclamare e di testimoniare la salvezza e la grazia di Dio in favore di tutti gli uomini per mezzo di Cristo Gesù).

La chiesa non è un’istituzione umana e autonoma, ma deve dipendere da Cristo e dal suo evangelo. Nella chiesa non hanno diritto di esistere, sussistere e dominare i pensieri e le visioni particolari di certi uomini che vorrebbero tentare di manipolare a proprio piacimento il pensiero di Dio rivelato attraverso la Sua Parola.

Così, per esempio, la Bibbia dice che:

  • Le immagini non vanno costruite (Esodo 20: 4, 5; Salmo 115; Geremia 10; Giovanni 4: 23; 24);
  • Il capo della chiesa è Cristo (e non un uomo o un consiglio di uomini);
  • L’ omosessualità davanti a Dio è peccato (1 Corinzi 6: 9 – 11; 1 Timoteo 1: 10; Levitico 20: 13; Romani 1: 18 – 32 -);
  • ci si può e anche ci si deve sposare (1 Timoteo 3: 1 – 5; 1 Timoteo 4: 1 – 3);
  • l’adulterio e il divorzio sono cose contrarie alla volontà di Dio (Matteo 19; Malachia 2: 15, 16).

Questi sono solo alcuni dei principi divini che nessuna autorità umana può arrogarsi il diritto di cambiare. Coloro che, dunque, vogliono attenersi fedelmente alla parola di Dio non seguiranno ‘un estraneo (Giovanni 10: 5) che cercherà di indurli a “mutare i tempi e la legge” (per dirla col profeta Daniele – 7: 25 -). Se qualcuno, infatti, come dice l’apostolo Paolo ( Galati 1: 8,9) “Vi predica un evangelo diverso da quello che avete ricevuto (cioè quello di Cristo,ovvero basato su Lui), sia maledetto”.

Ogniqualvolta la chiesa si è scostata e si scosta dal modello e dal fondamento insegnato da Cristo (a causa di opere ed iniziative umane, che alterano ed adulterano il suo genuino messaggio – 2 Corinzi 2: 17 -) bisogna che qualcuno, ritornando e riattenendosi al Signore, senta il Suo richiamo per una nuova ed ulteriore ri-forma della chiesa. Infatti, così come le Scritture non si prestano a particolari interpretazioni (umane) – 1 Pietro 1: 20, 21 -, allo stesso modo la chiesa non deve sviarsi dal senso e dalle intenzioni con cui Cristo ha voluto edificare la sua chiesa (Matteo 16: 18 in cui la roccia non è Pietro ma Cristo – Atti 4: 11; 12; Efesini 2: 20 – 22).

Se pertanto qualche cattivo operaio o qualche sedicente pastore cercasse di fare a modo suo nella vigna del Signore (Isaia 5: 1…; Matteo 21: 33 – 45 -) non sarebbe errato che costui venisse ripreso e corretto da uno qualsiasi dei membri della chiesa che costui dice di curare “nel nome del Signore”!

Solo così (ossia ammonendo – quando occorra – coloro che si ritengono guide della chiesa (di Cristo), si potrà mantenere quell’integrità che ha preservato tante volte sia la chiesa universale sia le chiese locali del Signore dalle pretese e dagli errori di coloro che vorrebbero signoreggiare anziché servire il popolo del…Signore!

Enzo Maniaci | Notiziecristiane.com

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