Califfato dell’Isis: conflitto casuale?

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04-isis-iE’ casuale che l’evento inatteso delle stragi in Iraq, a opera degli integralisti del “Califfato dell’Isis” contro la popolazione locale di diversa estrazione religiosa, stia avvenendo in questi ultimi tempi proprio là dove sorgeva l’opulenta città di Babilonia? “Babilonia” prende radice da “Babel”, che fu il principio del  Regno di Nimrod (Genesi 10,10). Ed è casuale che il re Nabucodonosor fu un acerrimo nemico di Israele, tanto da distruggere il Tempio e Gerusalemme? Ninive fu un’altra città potente del suo tempo, e oggi è proprio quest’antica terra di Mesopotamia che sta diventando un  focolaio di guerra senza che qualcuno potesse prevederlo. Personalmente, non credo che questo conflitto interno in Iraq sia da sottovalutare, ma ho sentore che si sta preparando qualcosa di grave dietro l’improvvisa rivolta dell’Isis, peraltro dallo stile alquanto “anomalo”: gli iracheni sovversivi stanno uccidendo gente del popolo di estrazione religiosa diversa, ma pur sempre legata all’Islam! Sembra di vedere, di riflesso, la medesima strategia bellicosa di Assad, leader della Siria (altro nemico storico di Israele), il quale da tre anni combatte a morte chiunque si oppone al suo governo: 30 mila le vittime del suo regime. Anche in questo caso, Assad ha sinora “eliminato” gente di sangue siriano.

Che strane guerre, quelle della cosiddetta “primavera araba” del 2011, perché tutte queste nazioni in rivolta (la Tunisia del deposto dittatore Ben Alì, l’Egitto dell’ex Mubarak e la Libia del defunto Gheddafi e adesso l’Iraq) si stanno opponendo non a popoli o invasori stranieri, come sarebbe logico (vedi le due guerre mondiali passate), bensì stanno lottando contro la stessa stirpe musulmana! Isaia dice al cap. 19,2: “Inciterò Egiziani contro Egiziani, combatteranno il fratello contro il fratello, vicino contro vicino, città contro città, regno contro regno”, e sta accadendo esattamente così! Son forse usciti di senno, tutti questi leader arabi, da farsi guerra l’uno contro l’altro?  Io grido No a questa tragica realtà!

Infine, come mai Israele e gli arabi di Gaza tentano di far “pace” accettando la mediazione dell’Egitto e non di un altro paese? Isaia dice, al cap. 30,1-2: “Guai ai figli ribelli, che contraggono alleanze senza di me….., che scendono in Egitto per rifugiarsi sotto la protezione del faraone…..”! E non sta accadendo proprio questo? Certamente nessun cristiano potrebbe mai gioire per i morti di Gaza, sia palestinesi che soldati e civili ebrei, ma l’evento deve essere letto in chiave biblica per comprenderne il senso, affinché, la Cristianità faccia tesoro di quanto sta accadendo in terrasanta per avanzare con passo spedito “mentre è giorno” (.). oltremodo, giova ricordare che, malgrado ben tre presidenti Usa abbiano – in passato – cercato di porre fine al conflitto secolare fra ebrei e musulmani (Clinton, Bush e Obama), nella terra calcata da Gesù questa “pace” resta ancora lontana: perché? Perché la “pace” in Sion non è un problema di ordine politico o sociale ma è un problema di natura “spirituale”! Se avessimo la vista a “infrarossi”…, vedremmo nei cieli di Gerusalemme la lotta fra le schiere di satana e le milizie di Dio…., perciò Israele è davvero l’OROLOGIO DI DIO per il mondo intero!

Tuttavia, un giorno – che non è così lontano – solo quel Messìa rigettato dal suo popolo riuscirà a “rivitalizzare” le ossa secche (popolo ebraico) che vide in visione Ezechiele, restaurando così questa martoriata nazione in maniera straordinaria e pubblica, mostrando all’intera umanità Chi realmente Egli è: il Signore della Vita, Colui che è da sempre, il Salvatore di ogni anima riscattata e il Re d’Israele! Ma prima di allora, il suo popolo verrà setacciato attraverso la Grande Tribolazione (o distretta di Giacobbe). Dio ha dei piani perfetti ed eterni e non sempre comprensibili dalla mente umana, ragion per cui gli eventi nella terra dove “scorre latte e miele” suonano come un solenne avvertimento per i credenti di oggi, affinchè essi non si “insuperbiscano”: se Dio “recise” i mormoratori del tempo di Mosè, ciò significa che l’Eterno non userà parzialità verso nessun moderno figlio ribelle! Da Gerusalemme usciranno le benedizioni per i popoli della terra, perché è lì che le nazioni saranno vagliate (Zaccaria 14,1). Havenu Shalom Haleihem! (La pace sia con voi!).

Salvatore Di Fede

[notiziecristiane.com]

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