Come credente non festeggio Halloween e tu?

Io, come credente, non festeggio Halloween.

Ma io, come credente, non lo pubblicizzo neanche, parlandone di continuo, insistendo, tanto per informare o quasi sicuramente, per far vedere che sono informato.

E poi io, come credente, non mostro agli altri immagini forti, che non fanno altro che alimentare curiosità in giovani e non solo, dando addirittura indizi su dove e come trovare il modo per andare a cercare in rete o altrove, per soddisfare le loro curiosità che precedentemente ho trasmesso.

Perché io, come credente, non devo dedicare le mie risorse a spiegare cosa fanno le tenebre, ma a dire che il Signore può liberare ancora oggi da ogni male.

E infine io, come credente, sono chiamato a proclamare la Grazia e non ad informare gli altri su quello che fanno le tenebre. Ho già un compito, un lavoro, servo Cristo e non posso essere un informatore dell’occulto, (anche se è quello che l’altro vorrebbe però), semplicemente perché sono luce.

Basta con questa assurda pseudo-evangelizzazione, approfondendo e spiegando a tutti i costi cosa è questa festa, perché invece di continuare a dire agli altri che è sbagliata non diamo alle persone una valida alternativa ad essa?!? Gesù?

C’è una piccola regola pubblicitaria che vale la pena ricordare: “Più si parla di una cosa o di un prodotto, sia bene o male e più essa entra nella mente collettiva, meno se ne parla e meno rimane impressa nelle menti”.

Chi vuole capire, capisca!

Continuiamo ad approfondire, invece, sul valore della Grazia, come facciamo sempre e anzi più di prima, su Cristo e sull’opera meravigliosa che può fare nei cuori.

Ugo Tramontano

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