di Agostino Masdea – Falsi profeti, fanatici esaltati, iper-religiosi, saccenti biblici e ciarlatani di ogni genere, oggi non mancano. E con gli attuali mezzi a disposizione non hanno problemi a far sentire la loro voce. Le “fake news” imperversano sul web aggiungendo ulteriore confusione.
Il Signore dice: “i miei pensieri non sono i nostri pensieri, le mie vie non sono le nostre vie…”, ed è difficile comprendere ciò che sta succedendo intorno a noi oggi. Ci sono coloro che danno a Dio la colpa di tutto e sono quelle persone che di Dio non si ricordano mai, se non quando le cose vanno male. Non per chiedergli aiuto, ma solo per lamentarsi.
In un tempo di confusione, sofferenza e smarrimento non è il momento né di disperare, né essere incautamente ottimisti. Possiamo invece pregare e intercedere per questo mondo. Dio ci chiama a raggiungere gli afflitti, a consolare coloro che sono nello sconforto, ad incoraggiare i deboli e a vivere questo tempo in umiltà.
La chiesa si è sempre distinta in periodi di crisi e di calamità per l’aiuto concreto che ha saputo portare a coloro che si trovavano nella sofferenza. Oggi noi dobbiamo fare la stessa cosa. E ogni giorno intercedere in preghiera per chi soffre, per chi ha perso i suoi cari, per chi è malato, per gli anziani soli, e per chiunque si trovi nel bisogno. Siamo diffusori di speranza.
Dio è il nostro aiuto ed è Colui che ci dà la capacità di fare ciò che non saremmo in grado di fare da soli. Dio è il nostro Dio… Sia quando le cose vanno bene che nelle difficoltà, sia nei giorni lieti che quando infuria la tempesta. Dio è con noi nel presente e sarà con noi anche nel futuro: qualunque cosa accada.
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