Distruggere, demolire, fare prigioniero

ricostruireHai mai pensato al fatto di avere dei modi di fare, di parlare, di pensare che in un certo senso non sono propriamente tuoi? Nel tempo hai assunto un determinato comportamento ed una capacità di rielaborare le cose che ti accadono nella misura in cui ti sono state impartite, inculcate dai tuoi genitori e dal tuo contesto socio-educativo.Se ti fermi a riflettere scorgerai in tanti tuoi modi di fare, atteggiamenti che riscontri essere gli stessi appartenenti alla tua famiglia. Molte di queste attitudini sono positive e costruttive, altre sono dannose e in passato hanno persino infastidito e turbato la tua coscienza. Oggi senza che te ne accorgi anche tu ti comporti esattamente nello stesso modo.

Ci sono cose che hai amato dei tuoi genitori e del tuo vissuto ma ci sono altre cose che tu non hai mai sopportato ma che ora ti ritrovi a vivere e a svolgere.
Ciò dipende da come è strutturato il tuo modo di pensare. Il tuo modo di pensare si è strutturato e formato nel contesto in cui sei vissuto. Rispetto ad alcuni fatti della vita molto probabilmente tu hai le stesse vedute dei tuoi genitori senza riflettere se quel modo sia quello più appropriato o meno, ma semplicemente agisci perché così sei cresciuto.
Forse avrai fatto l’esperienza che quando qualcuno ti ha fatto notare le stesse cose viste da un’altra prospettiva sei rimasto sbalordito e a fatica hai accettato la veduta differente.
La stessa cosa avviene nella sfera spirituale.
Quando accettiamo Gesù Cristo come Signore e Salvatore nella nostra vita, avviene quello che Gesù stesso nella Parola afferma essere la Nuova Nascita, cioè “nasciamo di nuovo”.
Veniamo resi partecipi della natura di Cristo: “Attraverso queste ci sono state elargite le sue preziose e grandissime promesse perché per mezzo di esse voi diventaste partecipi della natura divina dopo essere sfuggiti alla corruzione che è nel mondo a causa della concupiscenza”. 2Pietro 1:4
Essendo partecipi di una nuova natura, abbiamo la mente di Cristo: “Infatti «chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo istruire?» Ora noi abbiamo la mente di Cristo. 1Corinzi 2:16
Abbiamo la mente di Cristo nel senso che, il nostro modo di pensare e di vedere le cose deve necessariamente essere diverso dal momento in cui permettiamo a Cristo di regnare nella nostra vita.
A volte però accade che noi ci portiamo i postumi della nostra vecchia natura e del nostro vecchio modo di pensare. Questi pensieri il più delle volte sono contrari alla mentalità di Gesù. Quando pensiamo da un punto di vista del tutto “umano” non dimostriamo di conoscere Cristo. Ed è questo tipo di pensieri che l’apostolo Paolo ci invita a demolire, distruggere e a fare prigionieri. Quando quello che pensiamo e affermiamo si mette “contro” a quello che Gesù pensa, stiamo ragionando ancora in modo umano, carnale, e non esaltiamo il pensiero di Cristo.
Infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma hanno da Dio il potere di distruggere le fortezze, poiché demoliamo i ragionamenti e tutto ciò che si eleva orgogliosamente contro la conoscenza di Dio, facendo prigioniero ogni pensiero fino a renderlo ubbidiente a Cristo 2 Corinzi 10:4-5

(Leggi in 2 Re cap. 21-23) La Parola ci parla di un re chiamato Giosia. Un ragazzino che fu messo a regnare all’età di otto anni. All’età di sedici anni comincia a cercare il Signore e crescendo inizia a demolire e distruggere tutti gli idoli e gli altari pagani che suo padre Amon e suo nonno Manasse avevano costruito per rendervi il culto ad altre divinità. Dall’inizio del regno di Manasse all’inizio del regno di Giosia passarono 57 lunghi anni. Anni di oscurità fra il popolo di Dio, anni di sviamento. Nuove generazioni erano sorte in questi anni ed avevano appreso a lodare “Dio” in un certo modo, andando sugli “alti luoghi” o semplicemente adoravano altre divinità. Così gli era stato insegnato e così facevano, credendo di non fare nulla di errato. Un giorno mentre si facevano i lavori nella casa del Signore fu ritrovato il libro della legge di Mosè, ne fu fatta lettura davanti al re Giosia, il quale all’udire le parole della legge si umiliò profondamente davanti a Dio rendendosi conto di quanto il popolo si fosse reso colpevole davanti a Dio. Così fece pulizia, tolse dalla casa del Signore tutte le cose che appartenevano ad altre divinità, distrusse ogni altare pagano e ristabilì l’altare del Signore, ordinando al popolo di rendere solo a lui il culto nel luogo da Dio stesso previsto. Questo cambiamento portò un grande risveglio morale e spirituale fra il popolo ai tempi del re Giosia.
Il popolo senza forse rendersene conto si stava comportando in modo tale da attirarsi addosso l’ira di Dio.

Dove voglio portarti?  Desidero portarti a riflettere proprio nel luogo dei tuoi pensieri e ragionamenti. Prendere questi ragionamenti e pensieri e confrontarli con quello che la Parola di Dio dice a riguardo. Probabilmente stai agendo bene, probabilmente non sei consapevole che stai agendo male, ma ti comporti così solo perché così ti è stato insegnato e così hai imparato.
Leggete quello che il grande re Davide dice di se stesso: “Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore. Mettimi alla prova e conosci i miei pensieri. Vedi se c’è in me qualche via iniqua e guidami per la via eterna”. Salmo 139: 23-24

Che bella attitudine aveva Davide! Chiede a Dio di esaminare la sua via, cioè il modo in cui sta camminando.
Se ti rendi conto che il tuo modo di ragionare e vedere le cose è “anticristiano”, cioè il tuo modo di pensare non dimostra che conosci Dio, allora Paolo invita proprio te a demolire quei modi di ragionare e fare prigionieri quei pensieri in Cristo, cioè assoggettarli davanti alla conoscenza e sapienza della Sua Santa Parola.
“Il Dio della pazienza e della consolazione vi conceda di aver tra di voi un medesimo sentimento secondo Cristo Gesù” Romani 15:5

Non sto affermando che necessariamente il tuo modo di agire e pensare sia negativo, ma
può accadere che sia diverso da quello che Gesù avrebbe pensato e detto, leggete cosa disse Gesù a Pietro: “Ma Gesù, voltatosi, disse a Pietro: «Vattene via da me, Satana! Tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini”. Matteo 16:23
Pietro voleva difendere Gesù, questo non era un pensiero o un attitudine negativa, ma era una visione semplicistica delle cose e del tutto umana. Per Gesù era invece necessario morire per donare possibile accesso alla vita eterna a tutti gli uomini.
Non ragionare come il mondo intorno a te ragiona. Oggi nella società c’è un terremoto sotto quelli che nella Parola di Dio sono riconosciuti come Valori, Principi morali, etici e spirituali. Una legge forte che vige intorno a noi e dalla quale ci dobbiamo ben guardare è la legge della relatività, ogni cosa sembra essere relativa e soggettiva.
La Bibbia, che è il pensiero di Gesù e ne rispecchia la Sua natura, non la pensa così.
“Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà”. Romani 12:2
Leggi la Bibbia e medita. Permetti a Cristo di rinnovare la tua mente secondo la Sua natura.

Francesco Caldaralo – notiziecristiane.com

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