Boise. Idaho. Lo ha denunciato la moglie Naghmeh in un suo Tweet: “Vi chiedo di pregare per mio marito, Saeed Abedini. Soffre di emorragie interne a causa dei continui pestaggi di cui è vittima. 8 anni di carcere sono una condanna a morte. Ho il cuore rotto nell’apprendere la notizia di emorragie interne. Prego e pongo la mia fiducia in Dio.
La moglie del Pastore utilizzando Tweeter nel suo appello ci fa sapere: “Vi chiedo di pregare perché la petizione porti i suoi frutti”. Saeed Abedini è un giovane pastore evangelico di origini iraniane ma con passaporto statunitense. E’ in carcere dal 26 settembre del 2012 con l’accusa di “attentato alla sicurezza nazionale”, un’imputazione creata ad arte per punirlo per la sua conversione dall’Islam e per le sue attività evangelistiche.
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