Evita l’uomo settario, dopo una prima e una seconda ammonizione, sapendo che un tale è pervertito e pecca, condannandosi da se stesso. (Tito 3:10-11)
Spesso mi è capitato di incontrare “fratelli” che pur dicendo di avere fatto una profonda esperienza in Cristo, essere nati dallo Spirito, mostrano in realtà una natura per nulla rigenerata.
Colui che nasce dallo Spirito, è reso partecipe della natura divina (2 Pietro 1,4), pian piano mostra i frutti di quello Spirito nobile e santo che controlla la propria mente
rinnovandola di giorno in giorno. Lo Spirito Santo nel credente porta ad assomigliare a Cristo il “Primogenito fra molti fratelli” (Rom.8,29), ma se questo non lo si realizza è perché quel tale ha fatto solo una mera esperienza religiosa che non è capace di trasformare il carattere o la natura dell’uomo.
L’uomo litigioso contenditore arrogante di prima che si dibatteva animosamente per questioni di questo mondo, avrà sempre la stessa natura solo che anziché scontrarsi per le tematiche mondane di prima, adesso lo fa tenendo sottobraccio una Bibbia, ma in realtà la sua natura non è cambiata.
Mentre la Parola ci insegna ad essere miti e ad insegnare con pazienza senza contendere aspettando l’opera del Signore nel cuore degli oppositori, costoro uomini carnali, cercano con la loro presunzione, sollecitudine, e spesso violenza verbale, di cambiare il modo di pensare altrui, senza attendere l’opera di Dio. Costoro non danno prova di servire il Signore ma loro stessi! Per loro riuscire ad imporre i loro ragionamenti o argomentazioni agli altri è motivo di auto gratificazione, lo stesso sentimento carnale che vivevano quei falsi fratelli ai giorni di Paolo quando infiltratisi nelle chiese creavano discussioni sterili intorno alla legge col solo fine di trascinare(sedurre) i discepoli a sé per poi potersi vantare nella carne di ciò, ogni anima strappata alla chiesa era per loro una medaglia da appendere al proprio petto! Espressioni del tipo, “ Hai visto l’ho messo K.O, una parola non l’ha saputa dire!”,
seguite da una sorta di auto celebrazione quasi da Legionario romano di ritorno dall’ennesima campagna militare con ingresso trionfale in Roma, è spesso quello che tali pseudo-fratelli o peggio pseudo-servi di Gesù vivono. Questo è l’uomo settario!
Crede di servire Gesù, nel suo immaginifico crede di avere ricevuto una speciale investitura da Dio, come se fosse il “Profeta” del momento che deve ora lottare a tutti i costi ed in qualunque occasione per la sua “verità”, i suoi atteggiamenti privi di misericordia di amore di pazienza, mostrano la sua natura carnale e che in realtà sta servendo se stesso e la propria concupiscenza, la propria sete di vittoria.L’uomo settario non ha l’amore di Dio, ma per il proprio io, non si fa scrupoli se può è disposto persino a distruggere Chiese separando i fratelli dalla comunione di spirito, allontanandoli dalla famiglia di Dio. L’uomo settario ama le divisioni ne è l’artefice, usa argomentazioni anche spirituali ma nel suo dibattersi è privo di auto controllo di mitezza, anzi mostra una inaccettabile violenza verbale, punta il dito contro il suo interlocutore giudicandolo aspramente minacciandolo che andrà all’inferno se non si “ravvede”.
In questi ultimi anni ho imparato una cosa: Discernere lo spirito (natura) della persona che mi sta dinnanzi, senza lasciarmi ingannare né dai titoli religiosi né dalla conoscenza “profonda” che un individuo possa sfoggiare, né dalle parvenze di falsa umiltà che alcuni rivestono, occorre sempre guardare al cuore della persona prima che a tutto il resto.
Vostro in Cristo fr. Vincenzo Candurra
[notiziecristiane.com]
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