Fede impegnata

Furono lapidati, segati, uccisi di spada; andarono attorno coperti di pelli di pecora e di capra; bisognosi, afflitti, maltrattati (di loro il mondo non era degno), erranti per deserti, monti, spelonche e per le grotte della terra. Ebrei 11:37-38

La fede è facile da mantenere quando le cose vanno bene, quando siamo in buona salute, le bollette sono pagate e vediamo i risultati del nostro lavoro. Quando le cose vanno male (secondo la nostra prospettiva) è molto più difficile continuare ad avere fiducia in Dio. Ma il Signore ci ha invitato ad avere una fede impegnata che è altrettanto certa quando soffriamo quanto lo è quando ci rallegriamo.

Charles Spurgeon disse: “Ti consiglierei di credere a Dio fino in fondo, oppure di non credere affatto. Credi a questo libro di Dio, a ogni sua lettera, oppure respingilo. Non c’è posto logico tra i due. Accontentarsi di niente di meno che di una fede che nuota nelle profondità della rivelazione divina; una fede che rema sul bordo dell’acqua è nella migliore delle ipotesi una fede povera. È poco meglio di una fede della terraferma, ma non dura tanto.”

Giacomo 1: 6 ci dice che, quando preghiamo, dobbiamo “chiedere con fede, senza dubitare”. Tante volte ci manca quello che Dio avrebbe potuto e vorrebbe fare per noi, semplicemente perché permettiamo che la nostra fede venga scossa. Come Pietro quando camminava sull’acqua, stacchiamo gli occhi da Gesù e iniziamo a concentrarci sul vento e sulle onde. E come Pietro affondiamo. Dio non ti deluderà né oggi né mai. Non l’ha mai fatto, e tu non sarai il primo dei Suoi figli ad essere abbandonato. Abbi fiducia in Lui completamente, sempre, in ogni circostanza della tua vita. Se non vuoi che la tua coscienza ti morda, che l’ipocrisia ti offenda, sii un credente vero e fedele.

Non permettere a nulla e a nessuno di scuotere la tua fede in Dio. Lui sa esattamente cosa è meglio per te!

P.re Marcello D’Ambrosio.

Chiesa Cristiana Evangelica Battista di San Giorgio a Cremano.